CRITICA ALLA RAGION IMPURA

LA COMMEDIA STA FINENDO IN TRAGEDIA   

Mosca. City Hall Crosu Municipio
di Carlo Grossi
Era necessario un “input”, un innesco per uscire dal pasticcio ucraino non più credibile e tantomeno “sostenibile”, per dirla nel linguaggio acconciato per ingannare, oltre ad un secondo scenario di guerra in medio-orientale utile a riportare in auge vecchi rancori e atavici problemi irrisolti, detonatori di  tensioni che sfoceranno nelle stragi di innocenti di Gaza che in epoca di programmi di depopolamento globale fanno sempre comodo. Trovare la maniera per scaricare eventuali attentati sotto falsa bandiera, i cosidetti “false-flag”, tali da permettere al deep-state americano e al regno unito di lanciare il sasso e nascondere la mano anche stavolta rispecchia la natura ipocrita dei mandanti. La farsa della marionetta Zelensky mostra tutti i suoi limiti , la Russia avanza inesorabile, i territori progressivamente conquistati non possono essere nascosti dietro la coltre dell’incessante propaganda mediatica. La pagliaccesca guerra in atto, nella quale l’esercito russo si sta muovendo con estrema attenzione per limitare vittime e danni ad una popolazione considerata affine per radici antropologiche, etniche e storiche, non è certo  una guerra di assoggettamento quanto piuttosto la liberazione di un territorio da una forma di “nazismo 2.0” alimentato soprattutto  da fazioni di fanatici inneggianti a Stephan Bandera. A queste bande di esaltati e ai mercenari in divisa europea assoldati come rinforzo alle truppe ucraine è giustamente riservato altro trattamento dalle milizie russe. Ma torniamo ad analizzare ciò che è successo ieri nel teatro di Mosca: al momento si contano un centinaio di morti e centocinquanta feriti alcuni dei quali gravi. L’attentato è stato prontamente attribuito dai media alla formazione Isis-K,, versione upgradata dell’ormai desueto gruppo di guastatori e tagliagole Isis o Daesh in lingua araba, strategia ottimale per innescare un conflitto mondiale, polarizzare l’opinione pubblica contro il terrorismo internazionale di matrice islamica e coprire i veri mandanti che, tanto per cambiare, nascondono le proprie responsabilità dietro sigle più o meno ricorrenti, schermo ideale per coprire la regia di America e Inghilterra con l’aiuto degli Emirati Arabi Uniti, in particolare del Qatar a tutela degli interessi economici dei ricchi partners in affari più o meno leciti. Chi non comprende la finzione che viene somministrata a dosi giornaliere attraverso i principali media di regime o è affetto da deficit cognitivi o subisce l’effetto ipnotico del mainstream che unito all’effetto dei sieri Mrna sta provocando la zombizzazione progressiva dei superstiti delle campagne vaccinali che si sono susseguite, alimentate anch’esse dai più biechi ricatti. Rimane comunque la paura causata  da una qualche emergenza la molla di reazioni istintive, irrazionali, socialmente dannose  lo schermo dietro al quale si nascondono i registi di certe trame quando il proprio potere universale viene messo in discussione o minato da turbative da loro stessi generate ma sfuggite al controllo  degli strumenti all’occorrenza  approntati. Mentre i poteri oscuri Usa (e aggiungo getta) si adoperano per arginare l’avanzata del tycoon biondo avvalendosi in modo strumentale discutibili strascichi giudiziari l’impianto mediatico e social stanno facendo di tutto per rendere accettabile se on addirittura simpatica e virtuosa la demenza senile del presidente uscente, candidato nonostante tutto all’ imminente  corsa per la Casa Bianca. Nel vecchio continente invece  si sta consumando un ulteriore dilemma, non bastasse lo spettro di una terza guerra mondiale: re Carlo III è sparito dai radar poichè gravemente ammalato, il principe William alle prese con la grave malattia della consorte sparita anch’essa, Camilla è in giro per il mondo, una situazione imbarazzante che oltretutto apre un inaspettato vuoto di potere. Che la Royal Family sia andata a prendere posto in un bunker sotterraneo, uno dei tanti costruiti ad uso personale dai potenti della Terra per sfuggire alle conseguenze delle loro macchinazioni?
Mosca. City Hall Crosu Municipio

Tutto è possibile e anche in questo caso la macchina del controllo potrebbe essersi inceppata. Quando si ipotizza  uno scenario di crisi il controllo dei passaggi successivi è indispensabile alla buona riuscita del piano, non mantenerlo significa mettere in pericolo il progetto ma anche sè stessi. Lo ha ben compreso la finanza speculativa le cui strategie perverse hanno determinato l’arricchimento di pochi a danno dei ceti medio e basso. La moderna tecnocrazia, braccio operativo dell’ideologia neo-liberista formata da persone fidate appartenenti agli innumerevoli think-tank operanti a livello globale, un’ intellighentia formata secondo le teorie della London school of economics piuttosto che della Boston University o Chicago University poi traslate in qualche ateneo italiano come la milanese Bocconi, l’AlmaMater Studiorum di Bologna, la Normale di Pisa, la Luiss di Roma insomma una rete di atenei vocate  alle moderne teorie mercatiste, superficiale espressione della pirateria finanziaria in atto. La guerra altro non è che il punto di confluenza di una serie di disfunzioni non più gestibili che hanno prodotto danni irriparabili e generato fratture sociali che rischiano di deflagrare in un conflitto dagli esiti imprevedibili.. Sicuramente il sistema dollaro-centrico, turbocapitalistico e ossessivamente mercatista è ormai giunto al capolinea, la finanza speculativa si è mangiata l’economia reale e con essa il suo principale alimento: il prodotto tangibile, il bene di consumo. Riusciranno i Brics a porre rimedio a questa catastrofe e reimpostare i fondamentali economici basandoli  sul concetto della collaborazione tra stati sovrani, abbandonando la sfrenata pulsione a competere, generando i presupposti per un mondo multipolare? Se governeranno con saggezza il delicato passaggio da un sistema all’altro , credo di si. Dovrà essere posta particolare attenzione all’introduzione e all’utilizzo della moneta digitale che mai dovra sostituire la moneta fisica e istituire una governance pubblica  delle politiche economiche dei diversi partner onde evitare pericolosi  squilibri e motivi di concorrenza sleale.
L’augurio che voglio fare alle persone che mi seguono, agli amici, ai parenti, agli affetti più cari e infine a me stesso è che lo spirito di conservazione, il buon senso, la volontà e il coraggio di ripartire insieme possano prevalere sugli istinti predatori, lo scarso rispetto della persona, le violazioni dei diritti e delle libertà fondamentali mai così violente e frequenti come negli ultimi trent’anni.
Proviamo a ricostruire insieme una sociètà civile nella quale i giovani siano liberi di esprimere i propri valori senza piegare la testa a fate morgane e distopiche visioni dogmatiche generate da un potere sovranazionale malato che non potendo attecchire sul terreno umano intende traslare sul piano cibernetico le proprie attenzioni per operare una possibile sostituzione dell’uomo con la macchina e per raggiungere questo scopo sta adottando logiche distruttive che solo carestie, miseria e odio tra i popoli possono addurre.
Il cambio di paradigma che riusciamo ad intravedere va perseguito, io conto su questo passaggio difficile ma necessario e coerentemente con quanto esposto intendo battermi con tutte le energie di cui dispongo. Non sarà una cosa semplice ma insieme, unendo le forze, l’intelletto, la volontà e il coraggio ci riusciremo.
Ad  maiora semper.

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