
Di Francesco Cappello
9 giugno 2025
- Gli attacchi alle forze nucleari strategiche minano i trattati sul controllo degli armamenti, distruggono la fiducia tra le potenze nucleari e rendono estremamente improbabili se non impossibili le prospettive di pace, spingendo verso l’escalation e aumentando il rischio di conflitto nucleare.
Si sono preparati la loro fine.
Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato:
“L’Ucraina ha attaccato le nostre basi aeree dove sono di stanza i bombardieri strategici russi. Hanno dimostrato che non può esserci una soluzione pacifica. Con questa azione hanno preparato la propria fine. Non c’è più la linea rossa. Si pentiranno di ciò che hanno fatto.”
Attacchi ai bombardieri strategici nucleari Tu-95MS e Tu-22M3, nonché attacco ad aereo da trasporto An-12 presso la base aerea di Olenya;
Attacchi a due velivoli AWACS A-50
presso la base aerea di Ivanovo;
Voli su diversi Tu-22M3 presso le basi aeree di Dyagilevo e Belaya.
L’A-50 è utilizzato per rilevare e tracciare velivoli e missili, inclusi quelli con capacità nucleari.
Può supportare il comando e controllo delle operazioni aeree, inclusa la protezione dei bombardieri strategici russi, come il Tu-95 e il Tu-160, che sono parte della triade nucleare.
L’Ucraina si ripete. Come si ricorderà, nel maggio 2024, si era già registrato un attacco mirante a danneggiare due radar russi appartenenti alla catena di allarme precoce contro gli attacchi missilistici nucleari. I radar facenti parte della rete di sorveglianza BMEW (Ballistic Missile Early Warning – Sistemi di allarme precoce) di missili balistici intercontinentali a testate nucleari multiple, gli SSBN statunitensi, con bersaglio atomico la Russia provenienti da tutta l’area a Sud Ovest rispetto alla postazione del sito.
Tali attacchi miranti a squilibrare pericolosamente la deterrenza atomica della Federazione Russa portarono ad una revisione della dottrina nucleare russa (Sempre più vicini alla catastrofe atomica globale. I russi costretti ad allargare lo spettro dei casi in cui si riservano di ricorrere alle armi nucleari).
Non è vero che in guerra tutto è permesso
Già il governo israeliano ci aveva abituato al disarmo totale del ruolo della diplomazia e alla totale violazione, senza conseguenze, di tutte le leggi internazionali con il compimento, da tempo immemorabile, dei peggiori crimini, così come l’uso di sistemi d’arma banditi dagli accordi internazionali quali il fosforo bianco, le bombe a grappolo e altri.
L’attuale attacco ai bombardieri strategici russi, costituisce ora una ulteriore provocazione terroristica al di fuori di ogni legge che regola i conflitti bellici. Non si tratta più di normale guerra tra parti in conflitto. Si è mirato ad una profonda destabilizzazione del quadro di controllo degli armamenti nucleari tra le due superpotenze nucleari. Gli Stati Uniti, a partire dalla fine dell’Unione Sovietica nel 1991, hanno abbandonato l’impegno a rispettare i trattati, uno dopo l’altro (vedi Meglio un disarmo progressivo e reciproco. Il riarmo alimenta l’insicurezza e fa malissimo all’economia). All’Ucraina è stato permesso di infrangere norme sacre a garanzia della sicurezza nucleare globale. Il New Start, trattato tuttora in vigore tra Stati Uniti e Russia prevede l’esposizione al pubblico, in modo permanente dei bombardieri nucleari così che ciascuna parte possa controllare, in tempo reale, che l’altra non stia preparando un attacco nucleare a sorpresa (Atomic First Strike). L’Ucraina, su mandato occidentale, ha distrutto questa vitale, reciproca, garanzia di sicurezza nucleare.
L’azione condotta, e i modi della stessa confermano alla Russia che si sia trattato di un attacco strategico con il beneplacito di USA/NATO/RegnoUnito con il coinvolgimento delle intelligence di CIA ed MI6, alla Federazione Russa usando le forze ucraine nel modo più sconsiderato immaginabile.
Gli europei che sostengono l’Ucraina descrivono come una vittoria da celebrare il processo di destabilizzazione degli equilibri nucleari tra le grandi superpotenze. Siamo davanti ad una totale mancanza di riconoscimento dei gravissimi rischi da parte dei governi e dei media occidentali che lascia esterrefatti.
Dal momento in cui complesse operazioni di intelligence occidentali mettono a repentaglio il nucleo della sicurezza nazionale russa proprio mentre gli Stati Uniti spingono per negoziati di pace risulta evidente che si allontana irrevocabilmente, almeno in questa fase, qualsiasi prospettiva di raggiungimento della fine del conflitto.
Sabotaggio atomico
Questi attacchi minano profondamente la stabilità internazionale basata sulla deterrenza nucleare dando vigore alla prevalenza dei falchi, sul fronte interno, da entrambe le parti (vedi karaganov. L’uso di armi nucleari può salvare l’umanità da una catastrofe globale). L’escalation tra superpotenze nucleari comporta il rischio di avvicinarsi irreversibilmente al rischio di una guerra nucleare totale.
Per la Russia diventerà ora inevitabile mirare alla totale sconfitta militare dell’Ucraina.
La vittima collaterale da trent’anni a questa parte, dopo la Guerra Fredda, è il ruolo della diplomazia e il mancato rispetto delle leggi internazionali ma soprattutto la sicurezza globale.
Attacchi terroristici contro i civili
Importantissime le dichiarazioni di Putin in merito agli attacchi congiunti ai ponti nella zona di confine a Bryansk e ai risultati del secondo round dei negoziati ad Istanbul:
Quello che è successo nella regione di Bryansk è un attacco mirato contro i civili, questo si chiama terrorismo;
Il regime di Kiev, già illegittimo, sta degenerando in un’organizzazione terroristica;
I sostenitori di Kiev sono complici dei terroristi;
Il regime di Kiev “non ha affatto bisogno della pace”, poiché significherebbe una perdita di potere per loro;
Una tregua nelle ostilità verrebbe utilizzata da Kiev per la mobilitazione forzata, il potenziamento delle armi e la preparazione di attacchi terroristici.
Ricordiamo l’altro eclatante attacco terroristico nel complesso del municipio di Crocus a Mosca, nel marzo 2024, che causò 145 morti e 551 feriti (vedi Quinta Colonna Russa?).
Così come già successo in Libano per mano di Israele che ha trasformato walkie talkies e cellulari in armi esplosive per colpire senza preavviso militari e civili, l’attacco militare ucraino lanciato da autocarri civili ha trasformato qualsiasi autocarro in circolazione in mezzi di “guerra” potenzialmente ostili.
Trump sapeva?
Ricordiamo i recenti avvertimenti del presidente statunitense:
Quello che Vladimir Putin non capisce è che, se non fosse stato per me, molte cose davvero brutte sarebbero già accadute alla Russia. E intendo davvero brutte. Sta scherzando con il fuoco!
Ci si chiede, come possa un’operazione che, a detta di Zelensky, è stata pianificata per un anno e mezzo, non essere nota all’apparato militare o di intelligence statunitense. Trump ne era a conoscenza? Ha il totale controllo delle operazioni militari che vengono oggi compiute sotto la sua amministrazione?
Le esercitazioni militari della NATO
Nel frattempo sono in corso di svolgimento le esercitazioni militari della NATO che si stanno svolgendo svolgono dall’11 maggio al 24 giugno, “Defender Europe – 2025”. Il programma di quest’anno prevede tre esercitazioni – Swift Response, Immediate Response e Saber Guardian che includono scenari di risposta a minacce chimiche, biologiche, radiologiche e nucleari (CBRN) per fornire assistenza militare agli alleati sul fianco orientale della NATO in caso di aggressione da parte della Federazione Russa.
Tra le unità partecipanti figurano il 5° Corpo d’armata dell’esercito statunitense, i Corpi di risposta rapida “Nord-est” e “Sud-est” della NATO e le formazioni di 24 paesi NATO e persino cinque stati non NATO, ossia Austria, Bosnia-Erzegovina, Brasile, Georgia e Moldavia, nonché il Kosovo.
L’esercitazione Baltops 2025 della NATO è iniziata il 3 giugno
Per il Cremlino, le esercitazioni della NATO nel Baltico fanno parte dei preparativi per uno scontro militare con la Russia. Il vice ministro degli Esteri russo Alexander Grushko ha dichiarato all’agenzia TASS : “Consideriamo le attività militari della NATO come parte dei preparativi per uno scontro militare con la Russia. Se guardiamo a quali sono gli obiettivi di queste esercitazioni, al loro tema, alla struttura dello schieramento delle truppe, alle loro capacità, qualità e obiettivi, vediamo che sono volte a contrastare un avversario alla pari, ovvero la Russia” aggiungendo: “Naturalmente, tali esercitazioni sono estremamente provocatorie”.
Non può destare meraviglia che i russi considerino ormai europei e statunitensi completamente inaffidabili.
Il Segretario della NATO è comunque pronto. Ecco le sue parole:
“Se Putin attacca la NATO, la reazione sarà devastante.”
“L’alleanza è pronta a qualsiasi sviluppo degli eventi.”
Per la Federazione Russa si tratta ora di un vero e proprio rebus consistente nella ricerca di una risposta adeguata che soddisfi il fronte interno e, allo stesso tempo, non alzi l’escalation sino al conflitto nucleare globale.
A noi cittadini europei il compito, sempre più inderogabile, di impedire ai quadri dirigenti guerrafondai europei di continuare a governare e decidere al posto nostro, contro il bene dei popoli.
Fare presto e bene perché si muore diceva Danilo Dolci.
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