Ennesimo attacco dei comando israeliani nella città di Jenin

La Palestina oppressa da Israele è apartheid

Manifestazione giovani palestinesi
Questa mattina ennesima attacco dell’esercito israeliano a Jenin dove due giorni fa è stata uccisa la giornalista di Al Jazeera Shireen Abu Akleh. Forte tensione nella città. È stato ferito Daoud Zubeidi, fratello di Zakaria Zubeidi, ex comandante delle Brigate di Al Aqsa a Jenin e protagonista lo scorso anno di una clamorosa evasione dal carcere israeliano di Gilboa assieme ad altri cinque detenuti palestinesi. I fuggitivi furono catturati alcuni giorni dopo.
Un commando della polizia israeliana, Noam Raz, 47 anni, è stato ucciso e 13 combattenti palestinesi sono rimasti feriti (due sono in condizioni critiche) durante un violento scontro a fuoco a Jenin e nel villaggio di Burin durante incursioni delle forze armate israeliane nel nord della Cisgiordania occupata.
Nulla fermerà la crudeltà di Israele, non è certo la prima volta che vengono attaccati i momenti solenni di un funerale, come già detto su queste pagine l’apartheid di Israele verso i palestinesi è documentata e denunciata a tutti gli organismi internazionali, ONU e diritto internazionale non esistono, non sono contemplati ma se mi chiedo il perchè, non trovo una risposta.
Migliaia di palestinesi hanno partecipato oggi ai funerali della giornalista di Al Jazeera Shireen Abu Akleh uccisa due giorni fa a Jenin durante un raid militare israeliano. La polizia ha caricato il corteo funebre alla sua partenza, dall’ospedale S.Joseph a Sheikh Jarrah, nel settore arabo di Gerusalemme, ha lanciato alcune granate stordenti e arrestato almeno sei persone che sventolavano la bandiera palestinese. Ad un certo punto la bara con la salma di Abu Akleh ha rischiato di cadere.
Print Friendly, PDF & Email

Abbonati alla rivista

Sovranità Popolare è un mensile, 32 pagine di articoli, foto, ricerche, analisi e idee. Puoi riceverlo comodamente a casa o dove preferisci. E' semplice, iscriviti qui.

2 Commenti

  1. Non sono ebreo, ma perche’ non dite mai che il lancio di missili su Israele da parte dei palestinesi e’ praticamente quotidiano…l

    • Caro Carlo, non portiamo la bandiera di nessuno e la tua riflessione non ha rilevanza se sei o non sei, è importante per noi. La questione israelo palestinese non è complicata, dopo tanti anni abbiamo collegamenti sul posto con chi osserva e abbiamo garanzie, se viene lanciato un missile lo sappiamo, questo per fortuna non avviene tutti i giorni. Abbiamo scritto negli ultimi mesi indicando una situazione di apartheid di Israele nei confronti dei palestinesi, perchè organizzazioni preposte, attraverso il monitoraggio quotidiano, testimonianze e raccolte di fatti lo hanno detto al mondo. Quindi è necessario tenere in considerazione il contesto in generale, poi all’intero di questa cornice si alternano momenti dove il conflitto armato da origine ad episodi, appunto il lancio di missili da parte dei palestinesi, omicidi mirati da parte di Israele ma questi sono eventi delimitati in un contesto generale. Come è evidente che le istituzioni preposte al diritto internazionale non sono all’altezza, gli esempi di conflitti politici ed armati insoluti è composto da un lungo elenco. Potrei continuare ma per ora mi fermo e grazie per la tua segnalazione.

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*