Liudmyla Denisova epurata da Zelesky

Ex ministro politiche sociali a Kiev nel 2014

Regione Lazio Consiglio regionale delegazione ucraina con Onbudsman

di Loreto Giovannone

Il mainstream italico non informa che Liudmyla Denisova è russa non ucraina, Ex Ministro della politica sociale del governo NATO dopo il colpo di stato del 2014 ex difensore civico della NATO in Ucraina, i giornali italici non si chiedono cosa faceva un ministro nato in Russia ad Arcangelo (mar Bianco a 400 km dal confine con la Norvegia, a 29 ore di macchina, a 2 giorni e 6 ore di bus da Kiev), molte centinaia di chilometri dall’Ucraina a fare il Ministro della politica sociale di Kiev-NATO? E cosa fa nel Consiglio Regionale del Lazio – Mercoledì 18 maggio la russa Denisova che si spaccia per commissaria dei diritti dei cittadini ucraini che la settimana dopo viene epurata da Zelesky a cui lei da del dittatore? La Denisova testimone, a suo dire, degli eventi di Bucha: “Io stessa ero a Bucha e ho visto tutto con i miei occhi” ma non ha spiegato perché i cadaveri di Bucha fossero stati colpiti con i dardi. Sfiduciata con 234 voti favorevoli, a spiegarne le ragioni è Pavel Frolov, parlamentare del partito Servitore del popolo: ”incomprensibile concentrazione su numerosi dettagli di ‘crimini sessuali commessi in modo innaturale’ e ‘stupri di bambini’ nei territori occupati, che non sono stati dimostrati con prove e che hanno solo danneggiato solo l’Ucraina”.

La ex russa, ex commissaria per i diritti umani della Verkhovna Rada, il parlamento ucraino, Liudmyla Denisova, da insegnante di scuola materna a ministro delle finanze in Crimea, non è nata in Ucraina ma in Russia Arkhangelsk, dove si è laureata nella Pedagogical School (1978), Leningrad State University (1989) and the Tavria Institute of Enterprise and Law in Simferopol (1995) in Crimea. L’incontro voluto dal Difensore civico del Lazio, Marino Fardelli, cui ha presenziato il presidente del Consiglio regionale, che ha voluto portare i sentimenti di forte solidarietà della regione Lazio ed ha stanziato 500 mila euro per aiuti ai nazisti ucraini.

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