La Diplomazia Popolare dentro il conflitto

Il coraggio e la determinazione dei cittadini di Energodar

Rafael Grossi capo delegazione AIEA incontra la delegazione dei cittadini di Energodar

di Maurizio Torti

Energodar è una piccola cittadina e molti residenti lavorano alla centrale nucleare di Zaporozhye.

Dall’inizio del conflitto tra Russia Ucraina, a seguito dei bombardamenti dell’Ucraina nel perimetro della centrale nucleare, i cittadini di Energodar trascorrono le loro giornate nel terrore, un qualsiasi incidente voluto o non voluto, di fuoriuscita di materiale nucleare sia nel sottosuolo sia nell’atmosfera, è un rischio reale, la loro preoccupazione  è legittima e motivata ma come far conoscere questa preoccupazione al mondo intero apparentemente poco interessato?

Dopo diverse denunce della gravità della situazione causata dai frequenti bombardamenti nel perimetro della centrale nucleare, l’AIEA, la Russia e l’Ucraina sono riuscite a trovare un accordo per le necessarie ispezione agli edifici e alle strutture della centrale nucleare.

La delegazione dell’AIEA guidata da Rafael Grossi, nel tardo pomeriggio di ieri ha concluso la prima fase, la permanenza è prevista fino al giorno 5 settembre ma molto probabilmente un team dell’AIEA resterà nella centrale per avere la possibilità di un monitoraggio della sicurezza della centrale in modo più efficace.

Dai primi risultati diffusi dallo stesso Rafael Grossi una frase è da evidenziare: “è molto difficile lavorare durante un conflitto armato”

Le parole di Rafael Grossi si riferiscono al momento in cui la delegazione, in movimento nel territorio controllato dall’Ucraina è stata bloccata ad posto di controllo militare, perchè? L’Unica spiegazione è da leggere negli eventi bellici accaduti pochi minuti prima della partenza da Kiev. Nelle prime ore del giorno, un gruppo di militari ucraini, in due aeree diverse ha provato a entrare nel perimetro della centrale nucleare, oltrepassando il fiume Dnepr in due punti diversi usando due grosse chiatte per il trasporto dei militari. Probabilmente l’obiettivo era quello di occupare la centrale nucleare ma le forze di sicurezza della Federazione della Russa hanno respinto l’attacco portato da circa 60 militari ucraini, 3 ora i prigionieri e altri 2 feriti, dai bollettini ufficiali il restante gruppo di assalto sono tutti morti.

Quindi, i comandi militari e il regime di Kiev, nel momento del trasferimento della delegazione AIEA da Kiev a Zaporozhye non avevano ancora notizie della conclusione del tentativo di attacco alla centrale nucleare, ecco quindi la necessità di intrattenere, guadagnare tempo e bloccare la delegazione AIEA al posto di blocco militare. I comandi militari ucraini avevano preparato questa grave iniziativa militare approfittando dell’arrivo della delegazione dell’AIEA nella centrale nucleare.

Chi ha avuto coraggio e determinazione è stata proprio la popolazione di Energodar, terrorizzata e preoccupata per i bombardamenti sugli edifici civili nella città e nel settore della centrale nucleare. In una condizione molto difficile, sono riusciti a raccogliere 20mila firme in cui si denunciano i numerosi bombardamenti da parte ucraina, nella città e nella centrale nucleare. Non era sufficiente raccogliere solo le firme, dovevano essere consegnate ad una autorità, non russa oppure Ucraina ma al mondo intero. I cittadini di Energodar hanno scelto, perchè avevano la possibilità di scegliere, di essere della partita, portare la loro voce, i loro corpi e la loro denuncia direttamente nelle mani del responsabile della delegazione dell’AIEA, Rafael Grossi, in quel momento gli occhi del mondo intero.

Prima con il coraggio di reagire a questa situazione e poi con determinazione nel recarsi in delegazione, sono state una vittoria ed un successo incredibile, l’azione di Diplomazia Popolare dei cittadini di Enerdogar sono una lezione al mondo intero.

QUI il video dell’incontro con il capo delegazione Rafael Grossi e la consegna delle firme

Il capo delegazione dell’AIEA, Rafael Grossi, ha incontrato alcuni abitanti di Energodar che gli hanno consegnato un appello per la fine dei bombardamenti e da consegnare alla comunità mondiale.

Rafael Grossi ha confermato il suo impegno per fare sentire la loro voce. Li ha ringraziati e indicati come un esempio per tutti il mondo. Oltre alla firme la delegazione di Diplomazia Popolare dei residenti di Energodar, ha consegnato una relazione e una mappa di tutti gli attacchi ucraini nella città e nel perimetro della centrale nucleare.

Oggi secondo giorno di ispezione, esperti dell’AIEA sono al lavoro nei vari settori ed edifici della centrale nucleare, la più grande d’Europa con sei reattori.

Non è ancora confermato ufficialmente, l’AIEA terrà nella centrale un team composto da 10 persone, il numero non è ancora ufficiale.

A seguito della visita ispettiva dell’AIEA, La Federazione della Russia ha richiesto nuovamente una riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per il giorno 6 settembre in relazione al bombardamento da parte di Kiev della centrale nucleare di Zaporozhye, insistendo, sulla presenza del capo delegazione AIEA Rafael Grossi e del Segretario Generale delle Nazioni Unite Guterres.

Purtroppo non conosciamo i nomi dei componenti della delegazione dei cittadini di Energodar e vorremo ringraziarli tutti. Massimo rispetto sono un esempio per tutti noi e il mondo intero.

A nome di tutta la redazione immensamente grazie

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