Putin: mobilitazione parziale 300000mila uomini al fronte

USA Gran Bretagna e Europa spingono alla follia della guerra

Guerra o pace

di Maurizio Torti

L’inverno alle porte, l’invio di armi all’Ucraina già programmato per i prossimi mesi, l’intenso impegno delll’intelligence USA e del Regno Unito ha accelerato l’andamento del conflitto tra Russia e Ucraina. L’escalation è inevitabile, la dichiarazione di guerra, mai pronunciata ufficialmente da parte dell’Occidente, è oggi 21 settembre 2022, accolta dalla Federazione della Russia senza indecisioni,  “mobilitazione parziale siamo in guerra con la Nato” ha dichiarato il presidente Putin.

Forse c’è ancora una possibilità per fermare questo massacro e arrivare almeno ad un cessate il fuoco. Sette o dieci giorni, dopo i referendum e l’accettazione da parte della Federazione della Russa dei nuovi territori e quindi la difesa dei nuovi confini. Solo dieci giorni e i confini amministrativi del Donbass saranno ufficialmente territorio della Federazione della Russia.

È stato pubblicato il decreto sulla mobilitazione parziale in Russia In conformità con le leggi della Federazione della Russia.

Sono richiamati al servizio militare chi ha già avuto addestramento e ruolo, al fronte non andrà chi in questo momento, non ha ancora completato il servizio militare.

Il nuovo decreto, di “mobilitazione parziale” ha portato tutte le infrastrutture industriali, ad un aumento della produzione bellica in generale, armi, munizionamento, equipaggiamento e questa misura è preventiva nel caso la guerra continuasse per mesi, forse per anni.

La Federazione della Russia è oggi in stato di guerra, i cittadini, il tessuto produttivo, tutti i sistemi militari di difesa sono ora impegnati nella guerra per difendere la Madre Patria dalla Nato e dall’Europa. Nelle ultime 48 ore la Duma aveva già approvato nuovi decreti, in particolare sul comportamento dei militari, oggi Putin ha ribadito la dottrina di guerra della Russia: “difenderemo la nostra terra e il nostro popolo rispondendo agli attacchi e con ogni tipo di arma”.

Il nuovo decreto prevede anche la mobilitazione del personale medico sia per garantire la selezione presso gli uffici di registrazione e arruolamento militare sia ai fronti di guerra.

Dopo il video messaggio di Putin, Sergey Shoigu, capo del Ministero della Difesa russo ha aggiunto e chiarito alcuni aspetti importanti.

“Tutti i tipi di armi, compresa quelle nucleari, svolgeranno il loro compito. È arrivato il momento in cui siamo in guerra con la NATO e l’Occidente in generale. Continua: “le perdite dell’Ucraina sono più di 100.000 e 2.000 sono i mercenari stranieri uccisi. Le perdite delle forze armate russe sono di 5.937 morti. Raggiungeranno i fronti in Ucraina un totale di 300.000 riservisti  Non saranno arruolamenti gli studenti. L’Ucraina colpisce quotidianamente i civili e le strutture sociali nei territori liberati. Tutti i compiti dell’operazione speciale verranno svolti, nonostante variazione nei tempi e nelle modalità”.

Fino ad oggi, l’operazione speciale in Ucraina ha coinvolto volontari e per la maggioranza uomini della regione del Donbass da schierare su un fronte di guerra lungo circa 1000 kilometri, una linea enorme e non c’è stata mai una copertura sufficiente di uomini e equipaggiamento. Con la mobilitazione di 300000mila uomini, sul campo cambia anche il rapporto delle forze che ad oggi vedeva sempre in vantaggio e superiorità numerica le forze armate ucraine, ora anche questo vantaggio sarà limitato.

Chi rientra nella mobilitazione parziale?

Al momento non è possibile conoscere nel dettaglio quali forze militari saranno richiamate al fronte, fucilieri motorizzati, truppe di carri armati, artiglieri, lanciatori di razzi. Molto probabilmente si tratta anche di personale specializzato per sostenere un maggiore dispiegamento dell’aviazione militare e di osservazione, in modo particolare con un uso massiccio delle nuove tecnologie di osservazione e segnalazione applicate all’uso dei droni, probabilmente questa una delle debolezze delle forze armate russe, appunto l’osservazione dai droni e la comunicazione all’artiglieria e all’aviazione della posizione delle forze armate ucraine.

Non è ancora confermato in quale misura verranno richiamate le forze speciali, paracadutisti e marines, solo nei prossimi giorni, sui fronti di guerra ci sarà la possibilità di dare una risposta a questi interrogativi. In sintesi, alle migliaia di militari volontari, impegnati da oltre 7 mesi, verranno affiancati e sostituiti da militari con esperienza di combattimento.

Da una rapidissima analisi, sommando questo nuovo impegno e le forze russe impegnate in Siria, le risorse di mobilitazione secondo i criteri indicati è davvero enorme. Lo scontro con gli USA sarà più duro e su più scenari di guerra incluso la Siria.

Cosa succede sui fronti di guerra?

Dopo diversi tentativi falliti di prendere Lyman le forze armate ucraine sono state costrette ad un cambio di strategia militare, perchè la linea di difesa delle forze armate russe è riuscita a contenere tutti gli assalti. Piccoli e numerosi gruppi di militari ucraini, sono ora impegnati in azione di ricognizione e sabotaggio. Ogni giorno, questi gruppi sono dispiegati attraverso il fiume Oskil per sondare la difesa delle forze armate russe.

Le formazioni ucraine hanno iniziato a spostarsi attraverso i passaggi fluviali dislocati nei pressi di Svyatohirsk e Yarova. Sul versante di Pryshyb, i gruppi hanno condotto attività di ricognizioni nei pressi di Drobysheve per sondare la difesa delle Forze armate russe.

Le forze armate russe hanno preso l’iniziativa e hanno lanciato una controffensiva a sud di Lyma riuscendo a sfondare le linee difensive ucraine e a costringerle al ripiegamento nella zona di Dibrova e sulla riva del Siverskyi Donets.

Nonostante i fallimenti e le perdite significative, i comandi ucraini non rinunciano nel tentativo di entrare a Lyman. La cattura della città è importante per stabilizzare il fronte lungo il fiume Oskil.

Molto probabilmente le formazioni ucraine cercheranno prima di tutto di occupare Drobysheve, poi Stavky per accerchiare Lyman da nord. Allo stesso tempo, le forze armate ucraine proveranno a sfondaare le difese delle forze armate russe a sud della città, per trattenere le forze russe.

Il movimento delle forze armate ucraine è certamente condizionato dalla dichiarazione di mobilitazione parziale, in pochi giorni e questo è l’elemento cruciale, i fronti nel Donbass saranno tutti rafforzati con militari addestrati, equipaggiamenti e nuove armi. La follia della guerra, difficilmente regala lucidità e le forze armate ucraine verranno lanciate al massacro, saranno maledetti questi prossimi 10 giorni, l’intensità della guerra, fino ad oggi quasi sconosciuta rivelerà il suo vero e unico volto, quello della morte, del fuoco, dell’orrore e del dolore. È dunque una pazza corsa nel tentativo di raggiungere anche insignificanti obiettivi, poi i nuovi confini saranno quasi impenetrabili. È ancora più folle, svegliarsi e ritrovarsi, a causa della irresponsabilità degli USA, del Regno Unito e dell’Europa in una nuova e terribile guerra. Territori in cambio di pace è oggi l’unica via di uscita ma non c’è molto tempo, l’altra soluzione sarà la guerra sempre più allargata, più morti, più distruzione. Non è più possibile nascondersi nell’ombra, ai leader USA, Gran Bretagna, Europa e Italia questi sono i risultati ottenuti con le vostre scelte sbagliate e non dal 24 febbraio 2022 ma dal 2014.

Non avete altra scelta, negoziati o dichiarate guerra alla Federazione della Russia, cosa che avete sperato e quasi ottenuto, oggi avete l’obbligo morale di dire la verità ai cittadini non c’è più tempo per le mezze parole, questa pazzia deve essere fermata ad ogni costo.

Territori in cambio di pace è una soluzione assolutamente necessaria.

Cessate il fuoco ora!!!

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