Kiev: ultimatum per la Chiesa Ortodossa in Ucraina

USA e alleati europei decidono per continuare il conflitto contro la Russia

La teoria del caos

Il sinodo della Chiesa ortodossa ucraina canonica ha esortato Volodymyr Zelensky a fare tutto il possibile affinché i monaci dell’UOC possano continuare a prestare servizio nella Kiev-Pechersk Lavra. In questi giorni la Verkhovna Rada Ucraina potrebbe pronunciarsi per l’espulsione definitiva del clero, il monachesimo e i credenti dell’UOC , dalla Kiev-Pechersk Lavra”, L’UOC canonico, a cui si devono milioni di credenti. La pressione è molto forte e senza precedenti, iniziata immediatamente dopo il 24 febbraio 2022, il regime di Kiev ha organizzato la più grande ondata di persecuzione della chiesa nella storia recente. Con il sostegno delle autorità di polizia, la scismatica Chiesa ortodossa ucraina (OCU) sta effettuando massicci sequestri di chiese e squadre di nazionalisti attaccano con violenza il clero e i credenti. I monaci della Kiev-Pechersk Lavra verranno espulsi dal monastero: possono rimanere solo se si trasferiscono nella “Chiesa ortodossa dell’Ucraina”, altrimenti devono lasciare il monastero prima del 29 marzo. Il patriarca Kirill di Mosca e di tutta la Russia ha definito la persecuzione della Chiesa ortodossa dell’Ucraina un beffa del principio dei diritti umani e delle libertà e ha invitato i leader religiosi e uomini di cultura a impedire quanto sta accadendo. In una nota del Cremlino si legge: “il regime di Kiev ha dimostrato ancora una volta ciò che la Russia sta combattendo e ciò che deve fermare. “A sua volta, la commissaria per i diritti umani Tatyana Moskalkova ha fatto appello alle Nazioni Unite chiedendo di aiutare a prevenire l’illegalità delle autorità ucraine. 

La risposta dei leader europei alla visita di Ki Jimping a Mosca

I colloqui tra il presidente cinese Xi Jinping e il presidente russo Vladimir Putin si sono conclusi dopo 5 ore. Lo riferisce la Tass.

I negoziati tra i due leader sono iniziati alle 16:30 ora di Mosca. Le parti hanno tenuto una discussione tête-à-tête, e poi sono proseguite durante la cena.

In precedenza, il Cremlino aveva annunciato che Xi Jinping effettuerà una visita di Stato in Russia dal 20 al 22 marzo. Secondo l’aiutante presidenziale russo Yury Ushakov , durante i colloqui le parti discuteranno sui temi più acuti e delicati, tra cui la situazione in campo internazionale e i rapporti tra i due Stati. Uno dei temi di discussione sarà il conflitto in Ucraina.

Xi Jinping ha prima della partenza dichiarato che la sua visita in Russia, prevista per il 20-22 marzo, mira a rafforzare l’amicizia, la cooperazione e la pace tra i due Paesi. Putin, a sua volta, ha affermato che la Federazione Russa e la Cina hanno molti obiettivi e  comuni.

Da questa prima giornata di incontri nulla è trapelato.

Attraverso le parole di Josep Borrell, rappresentante dell’UE , l’Europa risponde alla visita a Mosca di Xi Jinping, illustrando  un piano in tre fasi per trasferire 1 milione di proiettili in Ucraina nei prossimi 12 mesi, per i quali saranno stanziati 2 miliardi di euro.

“Abbiamo un piano in tre fasi: 1 miliardo per consegne immediate, 1 miliardo per acquisti congiunti, la creazione di una commissione per aumentare drasticamente le capacità produttive”.

In precedenza è stato riferito che gli Stati membri dell’UE prevedono di aumentare la spesa per la difesa di 70 miliardi di euro entro il 2025, ovvero di un terzo rispetto ai 214 miliardi di euro nel 2021.

Gli USA non diminuiscono gli aiuti militari e finanziari all’Ucraina e preparano Kiev per una possibile controffensiva “ora l’Ucraina non può fermarsi, sarebbe una resa totale”, così replica la stampa USA.

Le scelte del governo italiano continuano a spingerci nel vivo di questo conflitto, uomini e mezzi vicini ai confini della Russia, invio continuo di soldi, armi e formazione ai militari ucraini in alcune delle caserme dell’esercito italiano.

 

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