Francia riforma delle pensioni: scioperi e manifestazioni

Tagliata a Pragnères l'interconnessione elettrica tra Francia e Spagna

Cancelli chiusi alla Prefettura di Orne ad Alençon.

di Maurizio Torti,

dal 10 gennaio a seguito della decisione del governo francese e il nuovo “piano per il futuro”, in particolare per la riforma delle pensioni, in tutti i settori produttivi e sociali in Francia è scoppiata la rivolta. Manifestazioni degli studenti, blocchi stradali, settori produttivi fermi, scioperi generali, scontri e arresti. Il Governo Macron non riesce a contenere la protesta e non vuole aprire un dialogo preferendo utilizzare il pieno potere, sfruttando ed applicando norme, in completa solitudine e contrasto con la società civile francese e l’opinione pubblica. Dopo oltre 60 giorni, il governo ha deciso di andare avanti applicando l’articolo 49.3 e adottare la riforma delle pensioni senza votazione all’Assemblea Nazionale e da alcune ore sono in corso blocchi e manifestazioni in molte regioni. Nelle ultime 24 ore sono state arrestate 310, di cui 258 a Parigi e la situazione sta peggiorando di ora in ora.

Scioperanti al RTE di Pragnères, negli Alti Pirenei – CGT Energies Béarn-Bigorre

Ad aggiungersi alla mobilitazione generale si è attivato anche il settore energetico e gli scioperi stanno coinvolgendo i lavoratori della centrale nucleare  di Paluel, nella Seine-Maritime, per cui è stato spento un reattore su quattro . Partecipano al blocco anche i dipendenti dello stabilimento di Penly . Secondo la CGT sul posto ci sono portuali e dipendenti del porto di Le Havre, così come i dipendenti della raffineria TotalEnergies in Normandia “. La raffineria fornisce un quinto del mercato francese, in particolare del bacino parigino.  “I dipendenti protestano con forza” e “le unità principali inizieranno a fermarsi da domani” con molte probabilità “la raffineria verrà fermata questo fine settimana o al massimo lunedì”.

Manifestanti bloccano ingresso Centrale Nucleare di Paluel – Francia

Le raffinerie di La Mède, Donges e quella di Esso a Fos-sur-Mer sono ancora in sciopero, ha dichiarato Eric Sellini, coordinatore CGT di TotalEnergies. A Fos “le consegne vengono effettuate molto raramente”. Le spedizioni sono riprese giovedì presso la sede di Petroineos a Lavera. La raffineria Gravenchon-Port-Jérôme (Esso) ha dovuto interrompere la produzione per mancanza di greggio inviato dal deposito di importazione di Le Havre , dove anche i dipendenti sono in sciopero.

Secondo la CGT, 300 scioperanti per protestare contro la riforma delle pensioni, si sono riuniti a Pragnères negli Alti Pirenei, per intervenire su un sito RTE,  La linea elettrica che collega Francia e Spagna è stata tagliata. Gli elettricisti e i lavoratori del gas in sciopero sono intervenuti presso la sottostazione della rete di trasporto elettrico di Pragnères , vicino a Gavarnie, negli Alti Pirenei.

“In questa sottostazione sono presenti dispositivi di interruzione per l’alimentazione di emergenza della centrale nucleare di Blayais nonché la linea di interconnessione elettrica Spagna/Francia” precisa il segretario generale della CGT Energies Béarn-Bigorre. Due linee strategiche per il territorio nazionale. Secondo il sindacato, erano presenti sul posto 300 scioperanti per effettuare tagli alla linea.

Pochi minuti fa anche un’altra linea è stata interrotta, a Hospitalet-près-l’Andorre , in Ariège, questa volta una linea a 400.000 volt e che attraversa Andorra.

Nella Regione della Normandia

Circonvallazione parigina bloccata, posti di blocco e traffico rallentato, centrali nucleari o trasporti interrotti.

Da oggi venerdì, a seguito dell’applicazione dell’articolo 49.3 da parte del governo, sono in corso diverse azioni di blocco per far approvare la riforma delle pensioni senza voto all’Assemblea nazionale. Azioni sulla scia delle manifestazioni spontanee, che giovedì sera si sono svolte in tutta la Francia.

Edifici “sensibili” e luoghi pubblici posti sotto “sorveglianza rafforzata”

Secondo una nota della Direzione centrale della pubblica sicurezza che franceinfo ha potuto consultare, da questa mattina la polizia è incaricata di “assicurare una maggiore sorveglianza degli edifici e dei luoghi pubblici sensibili”, . Si tratta, ad esempio, di prefetture, municipi o addirittura ospedali,  ma anche “le sedi dei parlamentari”, la cui protezione è stata anch’essa rafforzata.

Nella nota si chiede anche di “rilevare possibili blocchi di luoghi di attività economica di vitale importanza, in particolare raffinerie e depositi di petrolio”.

Molti dipendenti della prefettura di Orne hanno bloccato l’entrata dell’edificio per circa 3 ore. Le manifestazioni vengono segnalate in diverse città, in particolare molta tensione nella città di Rannes da quando Gerarg Darmanin ha inviato reparti speciali della polizia francese a Rennes  a Rouen e Laval.

Il traffico sulla arteria principale di Parigi è bloccato,  dalla CGT nella sua parte settentrionale, a Porte de Clignancourt. Diverse dozzine di manifestanti erano sui binari. “Abbiamo bloccato il traffico per mezz’ora, un’azione riuscita, ha dichiarato Nicolas Nogues, coordinatore regionale del sindacato CGT Energie IDF ai microfoni di France Bleu Paris. Un altro punto di blocco è avvenuto alla Porte de Montreuil” . Faremo tutto il possibile per rovesciare questo governo e ottenere la revoca di questa riforma del tutto ingiusta” , ha aggiunto, non escludendo nuovi blocchi stradali e ferroviari.

I blocchi stradali proseguono in diverse regioni

A Rennes, i manifestanti si sono dati appuntamento alla rotonda di Poterie, bloccando uno degli accessi alla città. Rallentamenti sono stati segnalati anche in diversi altri punti della città. Ulteriori blocchi e rallentamenti del trafico A Brest,  a Cher a Bourges e a Vierzon. L’elenco delle segnalazioni è lungo e prosegue nelle Ardenne, in particolare sulla A34, e nella Marna. A Le Havre la zona industriale è bloccata per l’ottavo giorno consecutivo. A Le Mans, in mattinata, i manifestanti hanno interrotto il traffico a uno degli ingressi  della città.

Anche il settore dei trasporti urbani è momentaneamente sospeso in diverse città. A Clermont-Ferrand, nessun tram o autobus è in funzione a causa dello sciopero dei dipendenti. A Le Havre, un enorme incendio sui binari del tram, impedisce la circolazione.

La situazione a livello generale è sempre più difficile anche per lo sciopero dei netturbini segnalato e confermato a Saint-Brieuc, nella Côtes d’Armor, i netturbini bloccano il centro dei rifiuti tecnici di Ploufragan dalle 5 di questo venerdì.

A Parigi, lo sciopero dei netturbini,continuaquesto venerdì mattina, ha confermato il ministro dell’Interno Gérald Darmanin su RTL.

Gli studenti sono solidali con tutti i settori e le categorie in sciopero e diverse scuole, questa mattina, non hanno aperto i cancelli. È il caso del liceo Blaise Pascal di Clermont-Ferrand.  A Lille gli studenti bloccano uno dei campus universitari.  In Ardèche, gli insegnanti del collegio di Saint-Sauveur-de-Montagut hanno scioperato e hanno rimandato a casa gli studenti.

Anche nel Parlamento questa mattina di venerdì, la protesta contro la riforma delle pensioni non si ferma ed è stata depositata una mozione che respinge la riforma da 91 firmatari di cinque gruppi di opposizione: oltre al gruppo Liot, hanno firmato la mozione tutti i gruppi che compongono il Nupes (LFI, EELV, PS e PCF). D’altra parte, nessun deputato di LR è firmatario di questa mozione di censura. “Mi dispiace che i miei colleghi di LR non siano firmatari, ma spero che molti di loro lo votino” , ha dichiarato alla stampa il presidente del gruppo Liot, Bertrand Pancher. La situazione nel parlamento rsta molto incerta, alle 91 firme potrebbero aggiungersi altri parlamentari indipendenti e anche mebri dei partiti di maggioranza.

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