Da qualche ora e fino al 23 giugno 2023, la NATO gioca alla guerra come non ha mai giocato nella sua storia. Oltre 260 aerei, inclusa l’ultima versione degli F-35, 20 nazioni, migliaia di mezzi blindati e uomini per misurare la capacità delle forze in preparazione ad una crisi in Europa.
Partecipano migliaia di uomini e mezzi italiani e da un giorno all’altro, il governo italiano potrebbe ordinare a questi uomini di combattere contro la Russia. Tutto questo sembra impossibile ma analizzando la realtà dei fatti, l’immagine è completamente diversa. I segnali e le dichiarazioni dei leader dei partiti, condizionati, dalle decisioni USA, la loro “resistenza” è veramente troppo sottile, quasi impercettibile e la crisi politica e la sete di rinnovamento in qualche partito italiano, potrebbe facilitare questa scelta folle, siamo veramente vicini alla dichiarazione di guerra contro Mosca. Altro indicatore negativo è l’aumento della produzione industriale militare, come in Europa, negli USA, ogni giorno l’industria militare russa produce migliaia di munizioni di ogni tipo e nuovi carri armati T90.
Nei prossimi giorni, forse dobbiamo attendere sono poche ore, per conoscere la risposta della Federazione della Russia a questa enorme esercitazione militare NATO vicino ai confini, troppo vicini, infatti una dozzina di aerei sono atterrati in Lettonia. Possiamo solo immaginare, in queste ore, quanto sia frenetica la comunicazione, lo spionaggio, l’osservazione e le provocazioni. Purtroppo non sono possibili analisi e previsioni, non abbiamo una case history uguale o simile a quanto sta avvenendo, in sintesi, continuano a decidere e comandare solo i militari.
Contemporaneamente a poche centinaia di kilometri, il fronte di guerra russo-americano su territorio ucraino mostra un conflitto non in stallo. Nei punti più caldi come il settore di Zaporizchia all’ottavo giorno di offensiva, le perdite ucraine in mezzi, uomini ed equipaggiamento sono molto elevate, la superiorità dell’artiglieria e delle forze aeree russe ha impedito ogni significativa operazione militare ucraina. Nel settore di Vremivsky, teatro di durissime battaglie, i corrispondenti militari russi raccontano dei combattimenti, eroismo e un ottimo coordinamento con l’artiglieria e l’aviazione. La situazione è molto complicata per le forze ucraine nell’area vicino al fiume Mokry Yaly, la zona è paludosa e i mezzi pesanti non possono muoversi rapidamente e sono facili bersagli per i droni, il fuoco dell’artiglieria e l’aviazione russa. Quest’ultima, nell’ultima settimana ha intensificato molto le azioni, tutte in appoggio alla prima linea di difesa russa, in modo particolare, nel momento in cui, la prima linea retrocede e concede qualche metro agli ucraini, se il meteo non è problematico, l’intervento dell’aviazione è immediato e potente, costringendo nuovamente alla ritirata le truppe ucraine. Il meteo per domani prevede soleggiato.
L’azione dell’aviazione russa e il lancio di missili e ordigni “guidati” hanno colpito la città di Orekhov, sede di diverse basi e comandi ucraini.
Nella città di Makarovka, in seguito ad un contrattacco, le forze armate della Russia controllano e perlustrano le strade abbandonate dall’esercito ucraino.
Come da mesi, anzi da anni, le forze armate ucraine bombardano con artiglieria e missili edifici civili, scuole, ospedali nella città di Donetsk, questa mattina è stata colpita la ferrovia e una donna di 20 anni è stata uccisa, non conosciamo il numero dei feriti.
Su altri fronti, durante il giorno, entrambe le artiglierie conducono lunghi duelli, intervallati dagli attacchi ucraini e anche in questo caso, l’intervento dell’aviazione russa si rivela essere una forza, potente e efficace.
Durante la notte, lo scenario cambia totalmente, l’esercito ucraino, a differenza del giorno, utilizza molto le armi occidentali, i carri armati Leopard e i mezzi blindati americani ma i risultati delle offensive non esaltano e non raggiungono obiettivi significativi.
Dal fronte diplomatico non ci sono particolari aggiornamenti, dall’inviato di Papa Francesco, Zuppi, quasi nulla è trapelato dopo l’incontro a Kiev con il presidente Zelensky e nulla è ancora ufficiale, data, giorno e incontri eventualmente nella capitale della Federazione della Russia.
L’ICAN annuncia il dispiegamento segreto di 150 testate nucleari statunitensi in Europa
Alicia Sanders-Zakre, coordinatrice della politica e della ricerca della Campagna internazionale per l’abolizione delle armi nucleari (ICAN), ha affermato che gli Stati Uniti hanno dispiegato segretamente circa 150 testate nucleari in Germania, Italia, Belgio, Turchia e Paesi Bassi.
“Pertanto, sebbene non vi sia alcuna conferma o smentita pubblica del dispiegamento di armi nucleari americane in Europa, sappiamo che le armi nucleari (USA – ndr) sono dispiegate in cinque paesi in tutta Europa: Germania, Belgio, Paesi Bassi, Italia e Turchia ”.
In precedenza è stato riferito che l’aggravarsi delle tensioni geopolitiche nel mondo ha portato ad un aumento della spesa di vari paesi in armi nucleari. Alla fine dello scorso anno, nove paesi con tali armi hanno speso un totale di 82,9 miliardi di dollari per questi scopi, mentre gli Stati Uniti sono diventati i leader in questo indicatore.
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