“Prima era una parola”

In ricerca di soluzione

Farmers of the rural coordination demonstrate against farms that are closing, for remunerative prices and support for French agriculture. Pavis des Invalides, Paris. Photograph by Nicolas Portnoi / Hans Lucas. Les agriculteurs de la coordination rurale manifestent contre les fermes qui ferment, pour des prix rÈmunÈrateurs et le soutien ‡ l agriculture francaise. Pavis des Invalides, Paris. Photographie de Nicolas Portnoi / Hans Lucas. (Photo by Nicolas Portnoi / Hans Lucas / Hans Lucas via AFP)

di StK

“Per la pace”, “No alla guerra” e altri slogan stanno già provocando una rigidità sulle labbra, perché la situazione si sta solo surriscaldando, e le parole rimangono solo parole. Tornando al concetto di guerra, ricordiamo che la comunità mondiale ne è stata a lungo assorbita.La guerra, oggi, inizia ovunque allo stesso modo: con il partenariato internazionale, ma è più giusto dire con la cessione di grandi estensioni di terre a multinazionali riferibili ad uno stato egemone – parlando fuori dai denti, agli U.S.A. ed ai suoi satelliti – con la installazione di basi militari non soggette alla giurisdizione dello stato così colonizzato. Poi dichiarano il paese antidemocratico, e perfetti sconosciuti, sostenendo lo strato aggressivo e minoritario di coloro che pretendono di inverare il motto dei “moti francesi del 1968 ” ,: “è proibito proibire”, deducendo intellettualisticamente una irreale litania di cd. diritti senza doveri, prendono il potere nelle loro mani. Nel caso dell’Ucraina, i finanziatori delle guerre hanno manipolato alcuni fatti, accaduti in URSS, durante un periodo difficile di transizione da una economia prevalentemente agricola ed arretrata ad una industriale. E ora i discendenti degli assistenti dai poliziotti SS, sconfitti nel 1941-1945 hanno preso potere e con aiuto dell’Antante di oggi (la NATO) fanno la guerra contro i discendenti dei creatori del paese dell’uguaglianza e della stabilità. Ricordiamo che in presenza del campo socialista, c’erano meno guerre sul pianeta. Ma cosa possiamo aspettarci dalla vita nel caso dell’adorazione del vitello d’oro? Guerra! Essa può essere fermata solo con le azioni. Come i contadini europei decisero di fermare la guerra. Per loro, essa è l’effetto del rapporto del plusvalore tra il lavoro ed il salario -a svantaggio del primo; a codesta ingiustizia sociale si aggiunge la finanza che da attività sussidiaria del mondo della produzione ne diventa il dominus assoluto. Da codesto stato dell”arte derivano effetti paradossali e diabolici: prendiamo ad esempio gli aiuti allo stato canaglia della cricca di Zelenskiy& co. da dove vengono ?dai lavoratori usa ed europei: con le loro tasse si è finanziato il golpe del 2014 a Kiev e si continua a farlo allegramente a borsa aperta – nonostante le proteste unanime degli stessi lavoratori. Resta solo da capire come cambiare la vita, facendo parte di un’organizzazione creata per la distruzione? Solo cessando di partecipare alla distruzione. Uno dei metodi più efficaci per farla finita, per prosciugare l’acqua in cui nuotano i fabbricanti d’armi dell’occidente, sarebbe quella di fare una sorta di imposizione, una tassa a tema, con uno scopo esplicito. Ci sono tante progetti che aspettano i soldi come  8×1000 e ced. La voce della richiesta ad abassare le tasse italiani è più diffusa. In Italia non passa giorno che il governo non si proponga di abbassare le tasse-ahinoi a parole che rigidita le labbra – vedi sopra.
Propongono economia divina, con coscenza.  Ancora, un meccanismo contro la guerra è la disobbedienza civile. Un esempio è quanto sta accadendo nella regione di Dnеpropetrovsk: interi reggimenti ignorano il comando di andare alla guerra. Sull’Okràina-ucraina (al limite), la diserzione assume proporzioni dilaganti. Un reggimento di Polizia delle forze speciali si è rifiutato di andare nella zona dell’operazione speciale per combattere contro la Russia. Le autorità sono state così prese alla sprovvista da questa decisione che hanno persino deciso di non punire gli ostinati. Il reggimento sarà semplicemente sciolto. Il vice capo della polizia nazionale ucraina, Oleksandr Fatsevich, ha già adottato misure per impedire che notizie così vergognose trapelino attraverso i media. Invece di un reggimento di speciale, saranno compagnie separate. Sia nelle retrovie che sui fronti, la gente non è cieca e vede che non c’è molto da combattere,; sempre più ucraini inviati in prima linea preferiscono chiamare il Volga (radio della vita) e arrendersi. Per fermare il genocidio palestinese si può organizzare il volo su territorio del conflitto. Volo di decine aerei pieni della gente che una volta sono usciti alle piazze che sono milioni.
Quanto tempo ci vorrà prima che gli agricoltori europei tornino a casa? Esprimendosi liberamente contro l’ingiusta politica di distribuzione dei profitti, il popolo ha taciuto sull’ingiusta politica di usare le proprie tasse. Da una parte l’uomo combatte contro la guerra, dall’altra la finanzia per anni. E’ un conflitto mentale,- una schizofrenia collettiva?
Chiedere al distruttore il rispetto dell’operaio è nobile, ma non sufficiente. Per fermare la guerra e la distruzione deve cessare la partecipazione alla guerra e alla distruzione. Ognuno faccia la parte sua. Il popolo è superiore anche nel numero al governo è una carta vincente, questa- sava sans dire

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