Il giorno dopo le elezioni in Russia

La ritirata dell'esercito ucraino

Russia's Central Electoral Commission (CEC) head Ella Pamfilova chairs a CEC session to announce the official results of the three-day Russian presidential election in Moscow on March 21, 2024. (Photo by STRINGER / AFP)

di Dom De Mar

Cosa non si detto, scritto, nel descrivere la vita, il passato, il presente e il futuro del presidente della Federazione della Russia Putin?. Molto probabilmente si è scritto di tutto e il contrario di tutto. E’ uno Zar, da solo governa la Russia, è un dittatore e comanda solo Lui. Questi sono solo degli esempi molto sintetici e a seguito dell’ennesima vittoria elettorale la musica non è cambiata. La stampa internazionale continua a dipingere Putin come uomo solo, unico al comando della Russia.

Il giorno dopo le elezioni, la stampa internazionale, gli analisti della politica osservano quanto accade alla Duma, la sorpresa e l’isteria crescono a dismisura giorno dopo giorno, mossa dopo mossa. La propaganda ucraina, rirpesa dai media occidentali, evidenzia la difficoltà di Putin a causa della guerra e dei problemi economici, altri analisti provano a disegnare improbabili teorie nel tentativo di interpretare cosa sta accadendo nella Duma e nel governo di Mosca.

Putin è più forte o più indebolito a seguito delle ultime elezioni e due anni di conflitto, di guerra contro la Nato? Dimissioni, licenziamenti e sostituzioni di ministri, segretari e altre cariche nel giorno di poche settimane una cosa appare chiara: la Russia ha assunto un nuova configurazione, tecnica e strategica di cui gli esperti non sanno ancora interpretare. Purtroppo alcuni giornalisti che hanno lavorato per anni a Mosca sono stati censurati da tempo, in parole povere, le analisi politiche diffuse per illustrare la Russia, sono affidate a uomini e uffici della propaganda, della menzogna e della manipolazione.

Andando per ordine, la sostituzione del ministro della Difesa Shoigu con Andrej Belousov, un economista, alcuni suggeriscono esterno al team ristretto del presidente, motivata al fine di migliorare il complesso militare industriale anche da un punto di vista di efficacia economica. Probabilmente in previsione di diversi anni di connflitto con la NATO.

Attualmente Mosca controlla un quinto dell’Ucraina, quasi tutti i confini amministrativi del Donbass. L’Ucraina è un paese totalmente distrutto, senza infrastrutture energetiche e produttive, completamente dipendente dall’aiuto occidentale e ormai molto vicino alla resa. Mosca ha reagito bene ai numerosi pacchetti di sanzioni e la sua economia non è al collasso, mantiene la sufficienza alimentare ed energetica mentre in Europa, quasi tutti gli Stati hanno imposto sanzioni contro la stessa Russia, la situazione economica ed energetica è una continua emergenza.

Russia’s Central Electoral Commission (CEC) head Ella Pamfilova chairs a CEC session to announce the official results of the three-day Russian presidential election in Moscow on March 21, 2024. (Photo by STRINGER / AFP)

Da mesi il conflitto Nato Russia impegna gli Stati europei ma anche la Russia, è un conflitto che ha più fronti attivi e non solo quelli fisici sul terreno di battaglia.

La posta in gioco è alta, stabilità e benessere nella propria casa. La guerra logora l’Europa ma logora anche la Russia.

Gli analisti dipingono le linee rosse per Putin, cosa potrà fare e cosa non potra fare ma soprattutto a chi dovrà accontentare e nuovamente vengono chiamati in causa tutti i ricchi russi scappati all’estero da quando è iniziato il conflitto. Anche in questo caso restano delle conclusioni molto deboli fondate su osservazioni che non hanno ad oggi generato alcun vantaggio per gli stessi che firmano queste analisi politiche.

Al momento il conflitto registra esclusivamente centiania di migliaia di uomini, donne, anziani e bambini vittime della follia della guerra da entrambi le parti. L’Occidente non ha ottenuto risultati con le sanzioni e nell’isolamento della Russia e Mosca non ha ancora raggiunto i suoi obiettivi, la neutralità di Kiev, l’assenza di basi e armi USA sul territorio dell’Ucraina. Ad oggi la furia della follia della guerra non ha risolto ancora nulla e questo alimenta il confronto militare tra NATO e Russia, continuerà ancora per anni.

I cambi ai vertici sono completati? Domande per cui non c’è analista che ha dati e informazioni per una risposta sensata.

Governo tecnico e governo strategico, uomini che eseguono e uomini che decidono, una guida coraggiosa e detemrinata, ecco la base letterale della sintesi dei cambiamenti avvenuti in Russia il giorno dopo le elezioni.

Dai bollettini di guerra diffusi, senza puasa, giorno e notte, dai corrispondenti di guerra, russi e ucraini le notizie dal fronte restituiscono una situazione molto chiara e probabilmente anticipano l’avvio di negoziati “segreti”

L’esercito ucraino, esausto si ritira da alcune zone ed in particolare dalla regione di Kharkiv. Da alcuni giorni la pressione militare russa è molto forte e l’esercito di Mosca è avanzato in profondità in poche ore oltre 220kilometri. Inoltre un’altra fortezza ucraina è stata circondata la città di Vovchansk costringendo i militari ucraini a ripiegare in altre posizioni.

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