di redazione
La grande tragedia accaduta nella città di Odessa venerdì 2 maggio 2014. Sostenitori del federalismo furono inseguiti fino alla Casa del Sindacato da militanti ucraini appartenenti a “Settore Destra”. L’edificio subito dopo fu dato alle fiamme e morirono, secondo i rapporti ufficiali, 48 persone, ma non c’è ancora ad oggi una versione ufficiale dei fatti.
Una ricostruzione, attraverso diverse foto di quelle terribili ore di Enrico Vigna
Nessun processo è mai arrivato a stabilire una responsabilità per quanto accaduto, come per i cecchini di piazza Maidan le autorità ucraine non cercarono mai i colpevoli di quelle stragi. Perchè?
Anche l’informazione italiana non è stata molto diversa, in un primo momento la RAI, descriveva un “incidente” ad Odessa e che si contavano decine di morti, poi già al secondo, la tragedia di Odessa è sparita dai notiziari italiani.
Il silenzio dei media di quei giorni è stato gravissimo, in Europa c’era solo una versione ufficiale ripetuta da tutta la stampa con un solo scopo, diffondere una versione per confondere i fatti, dato che l’Ucraina dopo il golpe, sostenuto dall’Unione Europea e dagli USA, andava difesa l’immagine che tenesse lontana l’azione delle bande dei nazisti, di criminali al governo, di giornalisti e esponenti politici picchiati, torturati od eliminati fisicamente.
Quanto accaduto ad Odessa è di una gravità enorme e non è possibile accettare il silenzio totale, è necessario avere un’inchiesta internazionale e le autorità ucraine hanno il dovere di ricercare quanto è accaduto anche se sono trascorsi 6 anni, non mancano le prove, foto, video e testimonianze sono state raccolte, anche in questo caso dalla libera stampa e da uomini coraggiosi e determinati.
Ecco una prima risposta ufficiale dalla Commissione Europea
Risposta dell’Alta rappresentante/vicepresidente Federica Mogherini (23.3.2015) Nelle sue conclusioni del12 maggio 20141
il Consiglio “Affari esteri”ha dichiarato quanto segue: “I tragici eventi di Odessa del 2 maggio, che hanno provocato la morte e il ferimento di numerose persone, devono essere investigati in modo accurato e tutti i responsabili devono essere consegnati alla giustizia. Il Consiglio incoraggia il panel consultivo internazionale del Consiglio d’Europa a seguire tale indagine quale mezzo per assicurarne indipendenza e trasparenza”.La decisione adottata nel novembre 2014, in seguito al consenso espresso dal governo ucraino nel settembre 2014,di far rientrare nel mandato del Gruppo internazionale di esperti anche l’indagine sugli eventi di Odessa2, contribuirà a garantire un’indagine accurata e a consegnare i responsabili alla giustizia.
Link: 1https://www.consilium.europa.eu/uedocs/cms_data/docs/pressdata/EN/foraff/142561.pdf
2https://www.coe.int/it/web/portal/international-advisory-panel/-/asset_publisher/EPeqGGDr0yBr/content/the-iap-and-the-events-in-odessa-on-2-may-201
da Enzo Pennetta
Un attenta analisi e “rassegna stampa” italiana
Dall’italia, dall’attivismo anticapialista ecco una video clip musicale
In queste ore, molte sono le iniziative in memoria di quanto è accaduto ad Odessa, ecco l’appello
Nel febbraio 2014 vi sono state sommosse in Ucraina con il diretto aiuto del blocco occidentale: approfittando di una manifestazione popolare di persone esasperate dalla povertà, un colpo di Stato organizzato dalle forze filo-naziste ha scatenato il terrore contro ogni forma di dissenso.E i media occidentali? Silenzio omertoso.
La maggioranza della popolazione etnica russa resiste agli usurpatori occupando edifici amministrativi per garantire lo svolgimento di un referendum popolare. Il referendum in Crimea che ha deciso l’annessione alla Federazion Russa è stata determinato dal fatto che la penisola inizialmente era governata fino all’1989 dall’Ucraina solo amministrativamente, per scelta dell’Ukraino Kruscev, e che per la Crimea la Russia ha sostenuto innumerovoli lotte nei secoli. Ora solo le regioni di Donetsk e Luhansk continuano a resistere ai neo-nazisti di Kiev. Ma l’Occidente, chiusi tutti e due gli occhi davanti ai fatti, continua a ripetere come una litania “le cause soono l’aggressione russa”.
Sono passati sette anni dal 2 maggio 2014, quando la canaglia aizzata dalle organizzazioni dichiaratamente fasciste bruciò dozzine di persone nella Casa dei sindacati di Odessa (Ucraina).
Gli attivisti in piazza Kulikovskaya stavano raccogliendo firme per una petizione affinche’ la regione di Odessa avesse il diritto di eleggere il suo governatore, piuttosto che essere governata da un “nominato”dalla cricca di estrema destra che spadroneggia a Kiev .
Attaccati da prezzolati facinorosi, all’improvviso, le persone inermi si sono rifugiate nell’edificio del sindacato di cinque piani, poi dato alle fiamme dai farabutti.
Ufficialmente, 48 persone sono morte nell’incendio. Quelli saltati fuori dalle finestre sono stati picchiati a morte. Numerose registrazioni video e testimoni, ma, a tutt’oggi, nessuna persona è stata condannata per aver partecipato al massacro.
Le sedicenti golpiste autorità ucraine ostacolano un’indagine internazionale indipendente sulla tragedia. Come se niente fosse accaduto, il governo USA continua a sostenere e a foraggiare il governo fellone di Kiev che si posiziona apertamente come neonazista.
Il battaglione Azov e’ legato a doppio filo con i gruppi americani di estrema destra, razzisti e neonazisti.
Ogni anno il 2 maggio, nonostante la minaccia di persecuzione da parte dei neo- nazisti, gli abitanti di Odessa si riuniscono sul luogo della tragedia per rendere omaggio a coloro che vi sono morti.
Ogni anno si svolgono azioni di solidarietà con i cittadini di Odessa in tutto il mondo, e si chiede un’indagine internazionale sulla tragedia.
(Per ulteriori informazioni sul 2 maggio a Odessa, consultare il sito web: https://odessasolidaritycampaign.org).
Kiev e Washington provocano una crisi per l’ulteriore espansione militare della NATO.
Si indignano per l’accresciuta presenza militare russa nelle vicinanze del confine ucraino e tacciono, ipocriti, su Defender Europe. Sotto il comando USA si mette in atto la più grande esercitazione militare degli ultimi decenni, che durerà fino a giugno duemilaventuno. 28.000 soldati da 27 paesi si accalcano in una dozzina di paesi dai Balcani al Mar Nero, confinanti con Russia e Ucraina.
È da lì che arrivano i venti di guerra. La guerra strisciante contro la Russia destabilizza lo “Statu quo” ovunque. L’Ucraina può diventare la linea del non ritorno.
Siamo contrari alla morte dei soldati, schiacciati sotto le minacce della leadership della NATO, e dei civili per mancanza di lavoro.
Siamo contro il regime fantoccio, lacche’ degli Stati Uniti, in Ucraina, che uccide e strazia le nostre sorelle e fratelli a Donetsk e Lugansk!
NO al riconoscimento del governo filo-nazista dell’Ucraina!
È ora di fermare le guerre e le mire espansionistiche-imperialiste USA e condannare tutti coloro che le sostengono!
In segno di solidarietà con il popolo progressista dell’Ucraina, chiediamo quanto segue:
1 – Un’indagine internazionale indipendente sul massacro di Odessa del 2 maggio 2014.
2 – La fine del sostegno al governo ucraino dei traditori, che hanno elevato i nomi dei complici nazisti al rango di eroi nazionali.
3 – Cessazione del sostegno militare ed economico al governo ucraino nella sua guerra contro il popolo russo che si rifiuta di essere governato dai neonazisti!
4. Denunziare le organizzazioni neonaziste in Ucraina e dichiararle fuori legge!
5. Divieto di ingresso da/per gli Stati Uniti o dai/per i paesi dell’Unione Europea per qualsiasi membro delle organizzazioni neonaziste ucraine!
6. Una Commissione di inchiesta internazionale sul finanziamento alla Leadership ufficiale ucraina ed alle organizzazioni neonaziste ucraine con l’irrogazioni di sanzioni della comunita’ internazionale contro i colpevoli!
Inoltre, chiediamo a tutti gli uomini di buona volonta’ nel mondo di tenere il 2 maggio manifestazioni, raduni pubblici e altri eventi allo scopo di diffondere e pubblicizzare i punti di cui sopra.
Questa dichiarazione promana dalla campagna delle organizzazioni americane Odessa Solidarity “(http://odessasolidaritycampaign.org) e ” Solidarity with Novorossia e antifascisti nell’Ucraina ”
(https://www.facebook.com/UkraineAntifaSolidarity) ed è supportata dall’Unione emigranti politici e prigionieri politici dell’Ucraina, così come da molte altre organizzazioni.
Sostenitori (elenco in itinere):
PER L’APPROVAZIONE DELLA PRESENTE DICHIARAZIONE, RAPPORTO EVENTI LOCALI
O PER INFORMAZIONI PIÙ DETTAGLIATE CONTATTACI C/O:
CAMPAGNA DI SOLIDARIETÀ DI ODESSA
Un progetto dei Virginia Defenders for Freedom, Justice & Equality
PO Box 23202, Richmond, VA 23223 – USA
Facebook: Campagna di solidarietà di Odessa
Rete:
http://odessasolidaritycampaign.org
Telefono / SMS: + 1-804-644-5834
E-mail: DefendersFJE@hotmail.com
“Liberiamoci dal virus della guerra – il convegno” è un ottima frase per commentare l’articoli di questo tipo. MA QUALE STRATTEGGIA PUò ESSERE EFFICACE CONTRO LA PANDEMIA DELLA VIOLENZA DAL CAOS? chi dirigge sofferenze e dolori? Nel’ambito di spirito risponsabile di questo è forza del’ombra… la luce promuove la vità e uguaglianza. Statua della libertà è un prototipo della dea di inferno. Ma esiste monumento di Patria-Madre. Cari popoli di diverse paesi, è arrivato il momento di capire nelle quale parte tu sei…
Ciao Stella, poniamoci queste domande perchè l’Italia ènella Nato? quale strumento può il cittadino per fare delle scelte diverse, o meglio stareoppure uscire da questa allenza?