La censura della cultura in Italia ai tempi della guerra

Fuori la Russia dalla fotografia europea

Fotografia di Alexander Gronsky - The edge

Dall’inizio delle operazioni militari russe in territorio ucraino in Italia c’è stata un’accelerazione dei fenomeni di russofobia e diverse iniziative culturali che vedevano coinvolti artisti russi in tutta Italia sono state annullate. E’ iniziata a Milano al Teatro della Scala, poi all’università di Bicocca, sempre a Milano, ora a Reggio Emilia è stata annullata una mostra di Fotografia Europea, che prevedeva la Russia come paese ospite rappresentata dalle immagine del fotografo russo Alexander Gronsky. La decisione di escludere la Russia dall’edizione 2022 di Fotografia europea è stata voluta e motivata dall’assessora alla Cultura del Comune, Annalisa Rabitti. Ironia della sorte, e raddoppia la gravità della scelta di negare la partecipazione ad un fotografo attivista per i diritti umani e sempre impegnato a favare del dialogo, tanto da avere qualche problema anche in questi giorni, proprio per le sue scelte. Non condividiamo l’annullamento della mostra e segnaliamo che la situazione sta peggiorando di giorno in giorno con episodi sempre più gravi. La cultura ha un grande valore di fratellanza e democrazia e quando cantano i soldati i bambini possono dormire sonni tranquilli.

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