di Marco Cristofoli
I 10 motivi o comandamenti per cui i nostri politici ci tengono ad una pressione fiscale da follia 86% complessivo su reddito e consumi dei lavoratori, 64,8% sulle imprese, contro Giappone, Germania, Inghilterra, Francia, Spagna, e molti altri che stanno sul 58% complessivo e 30% sulle imprese ?
1) Il sistema Bancario
Con una pressione fiscale così alta, viene ritirato molto denaro dalla circolazione, si va in rarefazione monetaria, le pensioni ed i salari sono bassi, i prezzi alle stelle, le imprese sono in difficoltà, cosi cittadini ed imprese, senza soldi, corrono in Banca a farsi prestare il denaro, per comprare la casa, l’auto, il Pc, il telefonino, qualcuno addirittura per pagarsi una vacanza. Le imprese chiedono fidi, prestiti, finanziamenti, qualcuna addirittura per poter pagare le tasse, che sono così alte.
Il sistema Bancario italiano, presta ogni anno circa 1.800 MLD di eu, come il nostro Pil, grazie al fatto che manca il denaro in circolazione, ma le banche non hanno tutti quei soldi in cassa da prestare. Quindi sono state create regole bancarie, per le quali le Banche possono prestare denaro che non hanno, attraverso la regola della riserva frazionaria, cioè, possono aprire crediti con una riserva effettiva del 2% e prestare 100%. Quindi aprono un credito di 200.000 Eu possedendo solo 4.000 a riserva a garanzia. Ma quando i soldi di questo capitale prestato vengono “restituiti”, vengono pagati con soldi veri, reali, che provengono dalla circolazione, che prima non c’erano, che la Banca non si è fatta prestare da alcuno, più gli interessi, che per un mutuo di 25 anni, ammontano a 130.000 Eu circa.
Quindi la Banca eroga 200.000 Eu di denaro “fittizio” e ne incassa a fine prestito 330.000, molto di più di quello che aveva prestato, che aveva messo in circolazione. In questo modo il denaro in circolazione sarà sempre meno, tutto a vantaggio di chi il denaro lo presta con questo sistema fittizio a riserva.
Gli interessi, 130.000 Eu sono il compenso della Banca per il prestito, non comprendo a quale titolo si chiedano interessi su un denaro non proprio e non a sua volta preso a prestito da qualcun altro. Sarebbe interessante sapere poi che fine fanno i soldi del capitale rientrati, i 200.000 Eu, chi se li tiene, che soldi sono, dove vanno a finire ?
Perche questo sistema sia sostenibile, cioè che le Banche mettano in circolazione 1.800 MLD di eu l’anno di denaro a debito in circolazione, anche se fittizio, e che non faccia inflazione, come la farebbe se lo dovesse fare lo Stato, bisogna ritirare almeno 900 MLD di eu anno dalla circolazione, e per questo ci pensano le tasse, al 88% sui lavoratori e 64,8% sulle imprese, mentre il rimanente denaro ritornerà alle Banche con l’aggiunta di interessi, al pagamento delle rate, o al saldo del prestito, in pratica le nostre tasse servono a sostituire, a riciclare il denaro fittizio che le banche prestano a cittadini ed imprese, al posto dello Stato, oltre che a costringere i cittadini e le imprese ad aver bisogno di prestiti in continuazione.
Con una fiscalità normale, 42% piuttosto che 88%, o meglio ancora 28%, quei 1.800 MLD di eu di crediti scenderebbero a 400 MLD di eu anno, anche meno, perché la gente e le imprese, con molti soldi in tasca, in cassa, non avrebbero bisogno di prestiti, se non in casi rari, per acquisti di notevole entità, come la casa, il capannone.
Oppure addirittura al sistema Bancario sarebbe vietato di prestare soldi allo scoperto, perché solo lo Stato dovrebbe poter creare il denaro dal nulla, e solo lo Stato dovrebbe prestare denaro allo scoperto, oltretutto a tasso 0%, se il denaro non arriva da altri prestiti, ma è creato al momento, per necessità.
2) Agevolare le Multinazionali i grandi gruppi industriali, le grandi imprese piuttosto che quelle piccole e medie
Con una pressione fiscale cosi alta, 64,8%, le piccole e medie imprese sono in difficoltà, non sono competitive, oltretutto se poi hanno anche i clienti che sono supertassati, con pochi soldi in tasca. Non riescono a sostenere e garantire salari adeguati, figuriamoci se gli dovessero imporre un salario minimo, non riescono a garantire la qualità dei prodotti, al qualità dei servizi, la qualità del lavoro, la sicurezza sul lavoro, i loro prodotti sono più cari, la loro proposta commerciale è più scarsa e ridotta nella gamma, rispetto ai loro concorrenti più grandi e strutturati.
Le multinazionali, le grandi imprese, i grandi gruppi industriali invece, hanno spalle più larghe, sono più strutturati, organizzati, hanno una capacità ed un volume produttivo molto più ampio, e facendo i volumi di vendita si possono permettere di diminuire i margini di guadagno e tenere i prezzi più bassi, oltre che una migliore distribuzione e promozione dei propri prodotti.
Ora, provate ad immaginare se oltre a tutti questi vantaggi che hanno acquisito nel tempo, decidessero di spostare la propria sede all’estero e pagare il 3/5% di tasse al piuttosto che il 75% che paga una grossa impresa. Si andrebbe a creare una concorrenza sleale, sarebbe la fine per la piccola e media impresa, il mercato finirebbe per concentrarsi in poche mani, questa è la globalizzazione commerciale, con tutti i posti di lavoro che andrebbero persi e mai recuperati dalle grandi imprese.
Quindi piu’ solo alte le tasse, piu’ vengono agevolate le grandi imprese piuttosto che le piccole che sono la base della nostra economia, che sono quelle che le tasse le pagano, danno lavoro e fanno gettito fiscale.
3) La disoccupazione
Con una pressione fiscale cosi alta, sarà molto alta anche la disoccupazione, non quella che calcola l’Istat al 11,5%, calcolata solo su chi sta cercando lavoro, 3,9 milioni, ma quella generale, cioè tutti coloro che sono in età lavorativa e che non lavorano, che sono il 30% di 34 mln, 10,2 milioni.
Una disoccupazione cosi alta, abbassa il valore del mercato del lavoro, essendo tanti i disoccupati, che si vendono per pochi spicci, pur di lavorare, i salari si abbassano e le imprese ne approfittano, non conta più il valore del lavoratore ma solo il prezzo, il salario per cui è disposto a lavorare, quindi perdita di qualità.
Quindi, invece che tagliare drasticamente la pressione fiscale, per rendere le imprese più competitive, per aumentare i salari, aumentare la domanda interna, aumentare i consumi, le vendite e le produzioni, quindi aumentare anche il gettito fiscale, andando verso l’occupazione piena, perché 33 mln di lavoratori generano più gettito di 20 milioni, perché 3,5 mln sono dipendenti pubblici che non generano tasse sui redditi, in quanto sono pagati con le tasse. Oltretutto favorendo soprattutto le piccole e medie imprese, che sono il 90% del nostro mercato e del nostro gettito fiscale, si fa al contrario, altissime tasse, forte disoccupazione, distrutta la domanda interna, esattamente la politica economica di Monti, che dove l’ha studiata questa scemenza rimane un mistero.
Per non parlare dell’immigrazione, che mette i poveri contro i poveri, che mette in ulteriore concorrenza a i disoccupati nostrani con quelli di importazione.
4) Tenere bassa l’inflazione
Le tasse molto alte vengono imposte perché il sistema bancario, il sistema monetario, finanziario, i grandi investitori di denaro, hanno bisogno di tenere più bassa possibile l’inflazione. Bassa inflazione che garantisce la stabilità ed il basso livello dei prezzi, poter comprare a meno, e tiene molto alto il valore del denaro, grande potere d’acquisto del denaro, questo ovviamente fa comodo a chi ha tanti soldi, che con l’inflazione perderebbe il valore del proprio denaro e comprerebbe tutto ad un prezzo maggiore.
5) Governabilità dei popoli
Le alte tasse servono a generare povertà diffusa, insicurezza, paura del futuro, servono ad indebolire il popolo, che in una condizione del genere sarà più favorevole ad accettare la qualsiasi imposizione dello Stato, anche quelle peggiori, imposizioni che non avrebbe mai accettato prima. Servono a toglierli gli strumenti di difesa, di organizzare proteste, scioperi, e la qualsiasi opposizione anche quella affidandosi alla magistratura.
6) Distruggere le economie degli Stati
Le imposte molto alte servono a controllare, a diminuire o meglio a distruggere l’economia di uno stato, in modo tale da obbligarlo a rimanere senza soldi, a fare deficit, a chiedere molti soldi in prestito, ad aumentare in maniera considerevole il proprio debito pubblico, diventando in questo modo piu’ ricattabile.
Oltre a questo, servono a costringerlo a svendere tutti i propri gioielli pubblici, imprese, attività, asset, a prezzi d’asta, comprati poi dai grandi investitori esteri. Costringono a sua volta i cittadini di quello stato a vendere le proprie case, i propri immobili, le proprie attività commerciali, i propri capannoni, alle Banche, al sistema bancario, che le comprerà al 30% del prezzo, e le rivenderà poi al 100% del prezzo sul mercato, seminando povertà, disperazione, in stile Grecia.
7) Appalti pubblici e spese dello Stato
Le tasse molto alte, servono a far incassare molto denaro da parte dello Stato, in relazione alla spesa pubblica, in questo modo, tutto quel denaro dovrà essere speso in qualche modo, per poi avere il pretesto di chiederne altro l’anno successivo, in altrettanta misura.
Cosi che privati collusi, politici, faccendieri, gestiranno tutti gli appalti dei lavori pubblici, gonfiando i prezzi, sprecando denaro, pagando tangenti, pizzi, corruzione, tonnellate di denaro pubblico, che finiscono nelle tasche di privati collusi, faccendieri, politici, e poi nel terzo settore, con associazioni, fondazioni, Onlus, Ong, cooperative, logge, cosche, ordini, sette e mafie. Fanno soldi con tutto, sanità, bambini, carcerati, malati, assistenza, anziani, immigrati, opere inutili, enti unitili, assunzioni per voto di scambio, non esiste occasione sulla quale non si possono fare soldi, soldi pubblici.
8 ) Limitare i consumi e l’inquinamento
Le tasse molto elevate servono anche ad abbassare la domanda, a limitare i consumi, e di conseguenza a limitare l’inquinamento, la produzione di scorie, di rifiuti, di plastica.
Ma non è questo il modo di correre ai ripari, le tasse vanno lasciate le più basse possibili, sempre, in ogni caso, cosi che le imprese con molte risorse, si possono impegnare a produrre prodotti più sostenibili, con imballi ridotti e riciclabili, prodotti di alta qualità e lunga durata, piu’ margine di guadagno e meno volumi, meno prodotti spazzatura, più qualità, sostenibilità e rispetto per l’ambiente.
Provate ad immaginare agli allevamenti intensivi di animali, cambierebbe tutto, qualità della loro vita, qualità della loro carne, meno quantità, più margini di guadagno, più qualità, regole ferree.
Inoltre, anche le produzioni devono avere un limitato impatto ambientale, in aria, in acqua, nel sottosuolo. Le imprese devono essere obbligate a filtrare e depurare gli scarichi, a smaltire le scorie di produzione nel modo adeguato.
Quindi, io ti lascio piu’ soldi possibili nelle tue casse, e poi con le leggi ti impongo di non inquinare.
No, invece loro pensano di risolvere tutto tassando ulteriormente, con la Ecotax. La Ecotax significa, tu puoi inquinare quanto vuoi, però ci devi pagare una tassa, la tassa per inquinare, l’ennesima tassa, se la vuoi evitare, non inquini.
In questo modo, le grandi imprese, che sono le maggiormente inquinanti, sono libere di scegliere se continuare ad inquinare a volontà e pagare una tassa, che magari per loro è sostenibile, oppure mettersi in regola ed attivare tutti quei sistemi per produrre in modo pulito, ed anche qui, loro le risorse le hanno.
Mentre la piccola e media impresa, si trova davanti ad un bivio, pagare la tassa, ed aggravare la propria situazione economica, dovendo ulteriormente alzare i prezzi dei propri prodotti diventando ancora meno competitive, oppure investire un sacco di soldi, per mettersi in regola con l’inquinamento, con le stesse conseguenze del pagare la Ecotax. Poi ci sono alcune imprese, che non saranno in grado ne di pagare la tassa, ne di mettersi in regola, e la conseguenza sarà solo la chiusura, col giovamento delle multinazionali.
Ecco come le tasse, ancora una volta vengono utilizzate per sfavorire se non far chiudere le piccole imprese a vantaggio delle grandi imprese e le multinazionali, una leva per distruggere e per arricchirsi sulla pelle dei piccoli imprenditori.
Le tasse così alte, spostano la competizione commerciale dalla qualità al prezzo, ai volumi, vendere tanta spazzatura a basso prezzo che dura poco, con un basso margine di guadagno. Invece che produrre prodotti di alta qualità, con un margine di guadagno molto più alto, che durano molto di più, ad un acquirente che anche lui, con una tassazione molto bassa, ha molti più soldi in tasca da spendere, e comincia a guardare la qualità prima del prezzo.
Questo vale anche per la sicurezza, sia dei prodotti, che delle produzioni, del lavoro.
9) Limitare la salute pubblica
Le tasse molto alte, impongono a molti una vita di stenti, mangiare cibo da prezzo, scadente, molti carboidrati e patate, molti zuccheri, che riempiono, saziano, che costano poco, ma portano l’organismo al degrado ed alla malattia, con la soddisfazione di Big Pharma e dell’Inps.
Le tasse molto alte portano alla vita al chiuso, a casa, in ufficio, e di nuovo a casa, uscire costa molto. Poca vita all’aria aperta, allo svago con gli amici, poco sport, nessuna palestra o piscina, poche vacanze, e il sistema psicologico ne risente, che poi si traduce in malattia, sempre con la soddisfazione di Big Pharma e dell’Inps.
10) La selezione naturale
A differenza degli animali, che devono cavarsela contro i predatori, contro la rarità del cibo, contro le intemperie, gli eventi naturali, l’essere umano non subisce la selezione naturale, dove i più forti, i più sani, i più capaci, i più intelligenti sopravvivono e si riproducono, cosi da generare una specie molto resistente e di grande qualità.
Gli esseri umani, senza selezione naturale, si ammalano, invecchiano, sopravvivono anche i più deboli, i più fragili, i meno capaci, i meno intelligenti.
Le alte tasse, sopperiscono in parte alla mancanza di questa selezione naturale, selezionando i servi e gli approfittatori, i furbi e gli infami, gli avidi, coloro che per comodo stanno sempre dalla parte del potente, sono i raccomandati, gli stupidi, gli incapaci, gli inetti, gli analfabeti, quelli poco intelligenti, che in tutti i modi cercano di scavalcare, di sorpassare, di stare sempre un passo avanti agli altri, che sono molto piu’ preparati, capaci ed intelligenti di loro, e poi sono quelli che fanno tanti figli, gli unici che si riproducono. A differenza del mondo animale si va a creare cosi una umanità sempre piu’ scadente, senza valori umani, dove gli unici valori sono quelli dell’egoismo, dell’arroganza, della falsità, della mediocrità venduta al padrone, al servizio del potente di turno, per avere qualche piccolo privilegio e soldo piu’ degli altri, senza alcun merito.
Bene, ora sapete perché paghiamo le tasse cosi alte
Uscire dall’Euro ma come?
qui una proposta: https://ipotesimonetacomplementare.blogspot.com/
Chi ha la volontà di mettere in atto tale sistema monetario?
L’attuale classe politica e tutto il sottostante sistema è servile e prone alla EU, quindi agli USA!!Occorre quindi prima creare un’opinione pubblica che faccia notevole pressione verso l’attuale sistema politico; non mi dilungo oltre.
Ciao Andrea. Condividiamo le tu considerazioni, gli attuali dirigenti dei partiti, non usiamo il termine “classe”, perché inesistente non è capace e non ci sono spazi per una “politica” completamente diversa. Lasciamo morire questo sistema partitico per fatti suoi e costruiamo altro. In molti territori del paese questo già accade.