La società della sorveglianza di tutti e di tutto

In Italia i magistrati vengono assassinati, sorvegliati e ricattati

Società della Sorveglianza

di Maurizio Torti

Sono passati solo 13 anni da quando Edward Snowden, ex impiegato dell’intelligence, ha divulgato i programi segreti per la sorveglianaza globale condotti dall’agenzia governativa statunitense National Security Agency (NSA). Snowden ha più volte ammesso di, di essere stato spinto, nelle sue scelte, non peri soldi o per fama ma da un senso di responsabilità nei confronti dei cittadini e del diritto alla privacy. “Tutti hanno il diritto di sapere cosa stava facendo, segretamente, il governo americano. Per Snowden è stato anche un tentativo di avviare un dibattito pubblico sul bilanciamento tra sicurezza nazionale e diritti individuali, sottolineando l’importanza di una sorveglianza governativa trasparente e responsabile. Ancora oggi, Snowden conferma che la sua decisione di divulgare i documenti era stata presa, solo dopo, diversi tentativi, di far emergere dubbi all’interno del sistema, ma senza successo, portandolo così a divenire tra i whistleblower più importanti dell’era digitale.

Edward Snowden ha fatto la cosa giusta e per evitare il carcere, o peggio, è scappato in Russia dove dal settembre 2022 ne ha acquisito la cittadinanza. La denuncia è stata devastante per l’opinione pubblica ma il desiderio di assistere ad un dibattito pubblico è svanito, evidenziando l’ingenuità, da parte di Snowden, di credere in una sorveglianza governativa trasparente e responsabile. In questo sistema e giochi di potere questo è impossibile.

Dal giugno 2013, in più occasioni è stata smascherata la “società della sorveglianza”. Tutti sono spiati, ascoltati e sorvegliati. Leader di Stati, politici, imprenditori, uomini di legge, nessuno può nascondersi dalla società della sorveglianza.

Il programma segreto degli USA, denunciato pubblicamente da Snowden si chiamava Prism, poi abbiamo conosciuto Pegasus, in mano a i servizi segreti israeliani per spiare, sorvegliare giornalisti, come per Prism, nessuno escluso. Una particolarità di Pegasus, il suo marketing, Israele lo vende direttamente a i governi interessati a controllare gli oppositori e i media. in questo caso possiamo liberare la fantasia e il complottismo. E se Israele sorveglia gli Stati a cui ha venduto Pegasus? Gli scenari sono inquietanti.

Come funzionano questi sistemi? Dopo anni la rete di sorveglianza copre tutti i sistemi di comunicazione, telefoni, radio e internet, tutto quello che è digitale e analogico. Funzionano silenziosamente, sempre, senza sosta, raccogliendo informazioni da ogni luogo e in ogni occasione, dal momento che ti lavi i denti fino a quando ti rimetti nuovamente a dormire.

Gli effetti sono molteplici, in primis la ricerca e lo sviluppo di nuove tecnologie per le comunicazioni sicure, o meglio, comunicazioni criptate che nessuno può ascoltare. In questa direzione, diversi Stati investono molti fondi ed è considerata una “sicurezza nazionale”. Oltre agli Stati il mercato è concentrato nell’industria, aziende e imprenditori sono continuamente alla ricerca di sicurezza, dalla semplice telefonata alla protezione dei segreti industriali. Un mercato di ricerca e sviluppo enorme e da potenzialità molto elevate.

Anche in Italia siamo avvolti dalla società della sorveglianza” Certo come e chi può opporsi!

La complessità del sistema della sorveglianza non è possibile disegnarla nel dettaglio, composta da nodi di raccolta e conservazione di dati e centri per l’elaborazione situati all’interno di bunker a prova di bomba atomica e batteriologica e ad ogni tipo di cataclisma naturale.

Gli effetti della Società della Sorveglianza condizionano la vita politica, le decisioni degli Stati. Il suo funzionamento ha solo uno scopo, sorvegliare, ascoltare, spiare e sembra non avere alcun senso ma tutto cambia nel momento in cui, nasce un bisogno o la necessità di risolvere una crisi politica. Mettere a tacere un politico, ricattarlo e costringerlo ad operare diversamente, questo il senso della “società della sorveglianza, è visibile solo quando, ai sistemi di analisi, viene fatta una domanda, una ricerca su un personaggio specifico, secondo il bisogno di altri potentati. La cronaca italiana, generalmente, esprime questi effetti quasi sempre per mezzo della stampa, dei media con il risultato della “gogna mediatica”. I tempi dei “Dossier”, della scuola Andreotti, sono stati completamenti sostituiti dal nuovo sistema della sorveglianza. Ultimo solo nell’ordine della cronaca, la sorveglianza scattata chissà da quanto tempo, alla giudice italiana Apostolico. Da qualche ora su tutti i media un video che la riprende durante un presidio, una manifestazione, per la vicenda della nave Diciotti, il 25 agosto del 2018. La giudice Apostolico, Magistrata del Tribunale di Catania, finita nei mirino dei sensori della Società della Sorveglianza, perchè pochi giorni fa ha dichiarato illegittimo il nuovo decreto Cutro su i migranti.

Con un post sul canale social Facebook, Salvini, all’epoca della Diciotti Ministro dell’Interno, pubblica il video della Magistrata Jolanda Apostolico al presidio della Diciotti. Di questo video esistono riprese da diverse angolazioni.

Rapide conclusioni, la Magistrata Apostolico era sorvegliata dall’agosto 2018? Le riprese da più angolazioni, provengono dalle file dei celerini di servizio durante la manifestazione.

Chi ha ordinato la ricerca con le parole “Jolanda Apostolico Magistrata”?

Ecco il senso della società della sorveglianza, fino ad oggi, probabilmente, nessuno ricordava di quei frame ma al momento della richiesta di ricerca, il senso della Società della Sorveglianza raggiunge la sua piena efficacia.

 

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