I prigionieri ucraini in Russia sono 9065. “Chiama Volga salva la vita”

Avanzano i soldati russi

Chiama la Volga e salva la vita. Frequenze radio

di Maurizio Torti

A seguito del successo della campagna “Chiama la Volga e scegli la Vita, i fondatori promuovo con un altro video messaggio rivolto ai soldati ucraini al fronte, alle famiglie, alle mamme e alle mogli.

Da alcuni mesi, sul fronte, nei device radio dei militari ucraini è possibili intercettare tre canali radio in cui viene trasmessa una unica trasmissione. “Chiama la Volga e scegli la vita” Il messaggio è semplice, per i soldati ucraini è possibile contattare la Volga e seguire tutte le indicazioni per la resa e per salvare la vita. SUl fronte non è facile tutto questo, in più di una occasione, testimoni, corrispondenti e video, raccontano del tentativo di alcuni militari ucraini a cui altri commilitoni gli hanno sparato alle spalle. Tutto questo è accaduto anche tra il 2014 e il 2016, sempre nel Donbass

Le ultime notizie, i dati pubblicati confermano il funzionamento e il successo di questa iniziativa. Al 22 settembre 2023 i prigionieri ucraini in Russia erano 8991.

Con l’avvio della campagna “Chiama la Volga e scegli la vita”ad oggi, i prigionieri di guerra ucraini in territorio russo sono 9065. Un incremento di 1115 persone, un vero successo per tutto il canale Goodwill Revenge a luglio. In alcuni eventi circa la metà di una brigata ucraina ha scelto la vita e la resa. Al momento gli ideatori non possono confermare che tutti i prigionieri ucraini hanno aderito e chiamato “Volga”Certo, non possiamo affermare che ognuno di loro abbia chiamato “Volga”, molti si sono arresi, stanchi e feriti dalle dure battaglie.

Come richiesto dagli ideatori di “Volga”, nel tentativo di migliorare ancora di più il successo di questa campagna e naturalmente salvare vite, ci viene richiesto di diffondere il nuovo video nei canali ucraini, ad amici e conoscenti.

La resa non è un atto di disonore ma onorare la vita

Sul fronte

Dal 2014 la città di Donetsk viene continuamente bombardata dagli ucraini, l’artiglieria è generalmente posizionata nell’area della città di Avdeevka. È questo uno dei motivi che alimenta la nuova e pesantissima battaglia per Avdeevka. Ha quindi una posizione strategica per la sicurezza degli abitanti di Donetsk e le città vicine.

Da almeno 2 settimane i combattimenti sono violentissimi, le forze armate russe ora controllano quasi tutta la città a nord e avanzano a sud. L’avanzata russa, come dimostrato anche in altre occasioni è lenta, complessa probabilmente per limitare il numero dei morti e la distruzione dei mezzi, dato che la difesa ucraina è forte. Nelle ultime ore, l’esercito ucraino ha inviato nuove truppe per sostenere questa linea del fronte.

Nel settore di Kherson i militari ucraini hanno ripreso azioni di attacco al fine di creare teste di ponte sulla sponda del Dniepr russa. Nel settore ci sono molte piccole isolette e apparentemente la difesa sia per gli ucraini sia per i russi sembra più semplice.
Sulla linea del fronte di Zaporozhye e Artyomovsk non ci sono cambiamenti significativi: entrambi i belligeranti, testano le difese provondo ad attaccare con piccoli gruppi sostenuti dal continuo fuoco dell’artiglieria ma entrambi non segnalano cambiamenti importanti.
Nei depositi in Polonia, vicino a i confini, sono arrivati tra i 100-150 missili USA ATACMS. Nelle scorse settimane 20 sono già stati consegnati a Kiev.
A seguito dell’ultimo successo ucraino, con l’attacco all’aeroporto russo di Berdyansk, gli analisti militari presumo di nuovi attacchi allo scopo di ridurre la potenza di combattimento delle forze aeree della Russia nel settore del Mar Nero ma nessuno prevede ulteriori attacchi con grande numeri di militari.

La consegna degli ATACMS da parte degli USA ha come unico obiettivo, quello di attaccare le infrastrutture dell’aviazione russa. In questo contesto, nel mirino ci sono altri aeroporti in Crimea. In queste settimane, le forse armate ucraine hanno in dotazione, fornite da altri Stati, Usa, Francia, Regno UNITO, diverse tipologie di missili ma tutti con una capacità di colpire i campi di aviazione presenti in Crimea. Le tecnologie di queste armi sono molto simili,  Storm Shadow e Scalp ma gli ATACMS sono più veloci e le difese aeree della Russia ne dovranno avere conto.

A rischio di attacchi è l’aeroporto di Dzhankoy se l’area di lancio resterà nel settore di Odessa, un missile ATACMS impiegherà circa 3 minuti per raggiungere l’obiettivo. Come nello scenario del primo attacco all’aeroporto di Berdyansk in Crimea, probabilmente il prossimo vedrà più armi combinate con droni in modo da rendere più complessa la difesa.

Nota

Alcune indicazioni e analisi techniche sono fornite dal canale social Ribar

 

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