Kiev: l’offensiva a Kherson un fallimento dopo l’altro

La resa non è disonore ma onorare la vita

Le ere della guerra

Da oltre due settimane nel governo italiano non è semplice spiegare il ruolo del Primo Ministro, Giorgia Meloni, del Ministro della difesa Crosetto e del Ministro degli Esteri Tajani.

Giorgia Meloni ha assunto un comportamento molto prudente, in particolare per l’intensità del conflitto Palestina-Israele mentre Tajani gira il mondo rilasciando numerosi dichiarazioni e Crosetto annuncia pubblicamente l’analisi politica italiana altalenando dichiarazioni sul conflitto Russia Usa sul territorio ucraino e il conflitto Palestina-Israele. Nelle ultime 24 ore il Ministro della Difesa Crosetto scagiona la Russia da ogni coinvolgimento nella questione Palestinese-israeliana.

Crosetto condivide con gli italiani alcuni momenti di una sua giornata tipo, sabato al supermercato e riferisce: “sabato mattina, sono andato in un supermercato a Roma e c’erano 7-8 bambini piccoli con una bandiera di Hamas. Non erano terroristi, non hanno fatto del male a nessuno, ma se iniziasse lo scontro e fossero “gonfiati”, uno su cento di questi bambini potrebbe trasformarsi in un “lupo solitario”.

Sul fronte russo ucraino

Kiev, riferisce che i nuovi fondi stanziati dagli USA non sono sufficienti. Il deputato della Verkhovna Rada ucraina, Yaroslav Zhelezniak, ha affermato che per le forze armate del paese non bastano 61,3 miliardi di dollari, richiesti dal presidente americano Joe Biden al Congresso. E rivolgendosi agli europei per ricevere ulteriori fondi per le necessità di Kiev.

Kherson la macelleria sociale. I continui attacchi non hanno alcun senso o logica militare

Un ennesimo tentativo di sbarco delle forze armate ucraine sulla riva sinistra del Dnepr nella regione di Kherson è fallito.
Il settore dove sono continui i tentativi di assalto da parte dell’esercito ucraino sono principalmente diretti nell’area del villaggio di Krynki o vicino al ponte ferroviario Antonovsky, da mesi teatro di continui attacchi respinti dalle difese dell’esercito russo.

Non si contano i tentativi da parte di Kiev di sbarcare sotto il ponte Antonovsky per poi essere intercettati e distrutti dall’aviazione e dall’artiglieria russa.  Per molti analisti è una strategia militare senza senso. L’unico effetto è quello di alimentare una realtà contraffatta e manipolata attraverso i social ucraini dove in ogni occasione questi tentativi sono assolutamente enfatizzati e aumentati nella loro reale dimensione. La verità è un’altra, non ha senso tutto questo, perchè nell’eventualità di uno sbarco in grande stile, Kiev potrebbe realizzarlo solo spostando ingenti forze da altri settori del fronte, in un primo momento per sfondare le linee russe e poi rafforzare e consolidare ogni punto di sbarco e infine, avere la capacità di resistere ad una controffensiva russa. Kiev ad oggi non ha tutte queste risorse militari in uomini e mezzi ma il suicidio continua.

A seguito di un nuovo attacco di direzione Kherson, fonti giornalistiche riferiscono che i soldati ucraini sono stati completamente respinti verso la loro riva dall’area del ponte ferroviario dell’insediamento di Krynki. Le battaglie sono molto dure, vengono impegnate numerose armi e anche per l’esercito russo, tenere la linea di difesa comprende un prezzo di uomini e mezzi.

In direzione di Avdeevka, l’esercito ucraino sta conducendo alcune battaglie per evitare di subire un completo accerchiamento da parte dell forze armate russe. Impiegando continuamente l’artiglieria nel tentativo di “spezzare” il fronte russo e evitare un lungo assedio della città. Questa tattica ha portato alcune truppe ucraine nei pressi di Peski, seguendo una linea dei bacini artificiali. Immediatamente dopo, i militari ucraini sono avanzati verso Opytnoye. L’unica possibilità per Kiev di evitare l’accerchiamento di Avdeevka è costringere i russi a ritirarsi nelle posizioni di un anno fa. I manuali di guerra, insegnano, primo il controllo dall’alto e viene seguito alla lettera dall’esercito ucraino all’assalto della “montagna di rifiuti” controllata dalla forze armate russe ma l’intervento degli elicotteri ha respinto e spento ogni iniziativa ucraina.

Le forze armate russe continuano ad avanzare lentamente e l’esercito ucraino può solo fare ora un pò da freno ma non ha più la capacità di invertire i ruoli. Kiev è su tutto il fronte in una sola e unica posizione, quella della difesa. Stesso scenario in direzione di Vodyanoye.

I combattimenti sono duri. È una guerra e le perdite, anche se si cercano di nascondere da entrambi sono ingenti. Kiev non ha capito o non vuole capire che in questo modo alimento solo la macelleria sociale, non ha alcuna possibilità militare e politica di cambiare il corso di questo conflitto. Avviare i negoziati domani oppure tra 1 mese aumenta solo il numero dei militari morti, infrastrutture distrutte, fuga dall’Ucraina. Gli unici a trarre ancora vantaggio da questo conflitto sono gli USA, la Nato e l’Europa ma il comportamento di questi leader non è più accettabile, continuare questo conflitto, in questo contesto politico e militare è da irresponsabili e a differenza di mezzo secolo fa, oggi la storia non è più possibile nasconderla o manipolarla.

Abbonati alla rivista

Sovranità Popolare è un mensile, 32 pagine di articoli, foto, ricerche, analisi e idee. Puoi riceverlo comodamente a casa o dove preferisci. E' semplice, iscriviti qui.

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*