La trasformazione finale della moneta?

Di un lungo percorso avviato già da tempo!

mille lire

di Giuseppe Turrisi

Il neoliberismo per applicare le sue regole, apparentemente democratiche, solitamente accompagna le sue scelte con delle motivazioni che in superficie e per la “biomassa popolare” sembrano vantaggiose, infatti come non dimenticare negli anni dello smantellamento dell’IRI, i vari mantra che lavarono il cervello alla popolazione: “pubblico e male privato e bello”, pubblico non funzione privato è perfetto”, pubblico è corruzione – privato è efficienza” e simili idiozie. Ovviamente tutto questo, nell’ambito di una ingegneria sociale, solo per svendere il patrimonio industriale e non solo, dell’Italia tutt’ora in corso, che era già stato messo sotto attenzione e pianificato dagli speculatori, fondi e banche internazionali dagli anni 40 in poi.
Cosi come la digitalizzazione della moneta, cominciata tempo fa ed in via di conclusione, con la volontà di eleminare definitamente il contante (società Cash-less) propagandata come un miglior sistema monetari e più sicuro, ha il suo mantra nella combattere la “evasione fiscale” ovviamente altro falso problema per imbambolare il popolame! La evasione fiscale non è nulla in confronto agli interessi che l’Italia (ma anche tutti gli stati che adottano l’euro e/o monete debito) paga ogni anno; nel 2023 abbiamo toccato e superato i 100mld l’anno, emettiamo titoli di stato solo per coprire altri titoli. Ma questo purtroppo è un argomento percluso ed escluso dalla mente del popolame. Infatti è più facile mettere il popolo contro se stesso, facendogli credere che il problema, sia il barista che non fa lo scontrino o il dentista birichino e allegro! Ricordiamoci che prima che si adottasse la moneta debito, non esisteva il problema della evasione fiscale e l’Italia era diventata la 5a potenza economica mondiale.
Il problema infatti, nasce nel momento in cui si invertì il segno alla moneta (1992); da moneta di servizio e di proprietà di Stato o comunque di ampia gestione dello Stato, questa divenne moneta privata di banchieri senza scrupoli, con aste marginali e vendite dei titoli solo sul mercato internazionale. In questo situazione, lo stato di fatto diventa necessariamente solo un esattore conto terzi. Infatti la moneta dovrà essere “inverata” attraverso il prestito ai cittadini e soprattutto direttamente agli stati al fine di passare per l’economia ed essere restituita con tutti gli interessi ai banchieri, con la “questione tecnica” che senza sovranità monetaria e il compratore di ultima stanza, gli interessi del denaro prestato, possono essere coperti solo ed esclusivamente con altro prestito, per cui il debito pubblico, anche ad evasione zero, potrà solo che matematicamente aumentare. Non mi dilungo su questo versante poiché in oltre 10 anni, ho già scritto tanti di articoli sul sistema perverso che è quello “FED/BCE/MES/BM/FMI, varianti ed evoluzioni”!!
Oggi siamo al punto finale del controllo della “Loro moneta”.
Paradossalmente è giusto quello che stanno facendo, poiché lo stanno facendo sulla loro moneta! È perfettamente inutile lamentarsi, se non si è capito che noi ci stiamo facendo prestare una moneta che non è nostra. Per cui loro con la loro moneta ne fanno quello che vogliono. Se la vogliono digitalizzare lo possono fare e lo faranno! Siamo noi che passo dopo passo abbiamo ceduto la nostra sovranità in senso lato nel 1945 e poi quella monetaria dal 1981, poi 1992, 2002 e poi sempre peggio e continuiamo ad andare avanti ad accettare ogni cosa!

Monesta di stato e di servizio moneta perivata

In questo momento storico, possiamo anche fare delle analisi di tipo didattico e speculativo, ma è fuori tempo massimo e la strada è segnata!. Ribadisco, con la loro moneta, di loro proprietà possono fare quello che vogliono. Cambiarla, ridurne la circolazione, bloccarla, digitalizzarla, alzare i tassi, ecc. Per cui il problema della digitalizzazione è solo la chiusura finale di un loro progetto che parte da molto molto lontano nel tempo! Lo dicevamo già nel 2010, ma parlavamo al vuoto assoluto e purtroppo ancora oggi è un argomento lontano, sebbene sia di conseguenze disastrose per la intera vita di ogni cittadino che però non riesce a capirne la causa prima!
La moneta interamente digitale legata alla teknocrazionea della comunicazione (internet e telefonini), a cui spera di arrivare il sistema monetario usuraio, e in parte ci è già arrivato (ricordo che nell’aggregato monetario complessivo la M1 è solo il 3-5%) rappresenta il totale controllo finale, non solo del valore monetario, ma anche della intera vita dell’uomo, dove tutto è stato ridotto ad avere un prezzo; anche gli affetti umani, il rispetto, la stima, l’onore. Ricordo che il popolame è stato cresciuto con due equazioni false a cui crede ciecamente per fede in maniera assoluta: “Il tempo è denaro”, “Con il denaro si può fare tutto”. Bastano queste due leggi (false ma utili per il sistema debito) per ridurre in schiavitù il “popolame” senza necessità di dittature fisiche; infatti ora domina da anni la dittatura monetaria e la sua morale perversa (QUI) che il popolo anziché contrastare la rincorre, senza nessuna imposizioni dall’alto, salvo poi piangere per le conseguenze di questo sistema a moneta debito, che matematicamente impoverisce il paese che lo adotta! Ribadisco che ogni anno escono dall’Italia circa 100mld di valore monetario da riconoscere alle banche dealer e qualche azionista italiano!
Con questo sistema, infatti non solo ogni mezzo sociale e di scambio economico è soggetto al totale controllo del sistema centrale, ma anche ogni attività di creazione di valore o di cessione di questo e ogni aspetto della vita affettiva (il formarsi la famiglia costa). Si toglie quindi, non solo la capacità di gestire il proprio valore, ma anche l’atto volitivo dello spirito di decidere della propria vita. Il distacco totale dal contatto fisico del denaro, di fatto è anche un totale distacco dello spirito e della percezione del valore, oltre che l’ennesima limitazioni dei rapporti sociali, a maggior ragione, si da invece spazio di manovra alla egregora negativa del denaro che è quella che domina con l’accidia e l’avidità.
Anche sotto l’aspetto tecnico, vorranno introdurre un elemento deleterio, infatti riusciranno ad utilizzare ancora una volta una idea positiva (il demurage) per un obbiettivo negativo e a loro beneficio. Mi riferisco al meccanismo che si era inventato GESELL con la moneta WIR che per far sì che la moneta circolasse più velocemente e non predominasse il meccanismo di “riserva” per cui la gente anisiche spendere, la metteva da parte, invento una sorta di “liquefazione” che ne determinava lentamente la perdita di valore. Questa caratteristica applicata alla moneta fu chiamata, oltre che moneta deperibile, anche moneta di ghiaccio!
Il meccanismo psicologico che si innescava era quello che pur di non perdere il valore contenuto nella banconota, le persone erano costrette a rispenderla velocemente! Idea geniale per aumentare le transazioni. Ma oggi quel meccanismo lo si vuole sfruttare per bruciare ricchezza privata e svendere le proprietà!
Se si digitalizza la moneta, oltre che essere legata alla nostra libertà e al permesso di vivere (il tempo è denaro) questa, verrà resa deperibile, in modo da non poterla più accumulare e addirittura costringere la gente a svendersi tutto e cosi togliere ogni ricchezza ancora in mano al popolo.
Con il demurage: si sarà costretti a pagare in tempo le tasse, ma anche ogni cosa di cui abbiamo bisogno, non si potrà più fare risparmi, ci sarà una inflazione associata che supererà le due (e forse tre) cifre, poiché il giorno dopo della scadenza ti ci vorranno più soldi per pagare, ci saranno pignoramenti ed espropri. È necessario che noi, si inizi a fondare una banca privata di tutti gli italiani che funzioni con le nostre regole, già anni fa proposi questa idea ma anche i “““complottisti””” più illuminati non compresero, né la gravità della cosa che ci avrebbe portato allo stato delle cose odierne, né la necessità di operare con le loro stesse armi ovvero fondare una banca privata di tutti gli italiani che però funzionasse come diciamo noi! Per approfondire si invita a leggere il documento FSSI!
https://www.academia.edu/38326462/FONDO_SOCIALE_SOVRANO_ITALIANO_pdf
Perché una loro banca privata funziona come dicono loro (usura) e una nostra banca privata non dovrebbe funzionare come diciamo noi (servizio ai cittadini, alla economia reale e allo stato)?
Si dice sempre, che si aspetta che si raggiunga un certa “massa critica”, e il popolo raggiunga una certa consapevolezza. Del resto Henry Ford disse: “Meno male che la popolazione non capisce il nostro sistema bancario e monetario, perché se lo capisse, credo che prima di domani scoppierebbe una rivoluzione”
Non è mai successo, tranne rari casi ed in contesti molto piccoli e controllati che il “popolame” raggiungesse un livello tale di consapevolezza e cultura monetaria per capire il meccanismo di emissione del denaro, per un verso o per l’altro è sempre stato “interesse” solo di qualche economista saggio e qualche politico onesto, altrimenti solo di pochi banchieri mondiali di alto rango!
Del resto se si capisse veramente, ma veramente la frase di Mayer Amschel Rothschild:
“Datemi il controllo della moneta di una nazione e non mi importa di chi farà le sue leggi”, chi vuole salvare una nazione dalla moneta usuraia, non farebbe l’ennesimo, nuovo, inutile, partito, ma fonderebbe una banca privata (come la loro) ma di tutti con un modello economico anti-neoliberista di cui ho già scritto e parlato altre volte.
Occorre una svolta storica seria e decisiva!
Il prof. Auriti diceva: che se non si pone fine alla moneta usuraia, le nuove generazione non avranno scelta tra il suicidio e la disperazione!

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2 Commenti

  1. 1. “Non è mai successo, tranne rari casi ed in contesti molto piccoli e controllati che il “popolame” raggiungesse un livello tale di consapevolezza e cultura monetaria per capire il meccanismo di emissione del denaro, per un verso o per l’altro è sempre stato “interesse” solo di qualche economista saggio e qualche politico onesto, altrimenti solo di pochi banchieri mondiali di alto rango!”, Giuseppe Turrisi

    Domanda: perché non elabora un’infografica sul meccanismo di emissione del denaro alla portata di un qualunque comune cittadino italiano?

    Si sa che un’immagine vale più di mille parole!!

    2. A titolo integrativo, valgono anche le interessanti considerazioni di Enrico Grazzini:

    “Contro l’indipendenza anti-democratica delle banche centrali”
    di Enrico Grazzini, SinistraInRete, giugno 2023

    Una proposta di riforma costituzionale e civile

    In questo articolo critico la presunta “indipendenza” delle banche centrali; inoltre critico il fatto che quasi sempre le banche centrali, nonostante la loro fondamentale importanza e il loro grande potere, non siano neppure previste dalle Costituzioni nazionali. Propongo dunque che la loro missione e i loro compiti siano fissati dalle Costituzioni democratiche. Le banche centrali non dovrebbero più essere “torri d’avorio” tecnocratiche, opache e avulse dalla società, organi in simbiosi di fatto con il sistema bancario privato. Propongo che il sistema monetario nel suo complesso venga radicalmente democratizzato e che sia gestito dalle organizzazioni plurali della Società Civile, e dunque non dallo Stato né dai mercati. Le Costituzioni democratiche dovrebbero prevedere la banca centrale come organo indipendente governato dalla Società Civile e dalle parti economiche interessate per gestire il bene comune della moneta. Le banche centrali dovrebbero aprirsi al pubblico sfruttando l’opportunità legata all’avvento ormai prossimo delle monete digitali di banca centrale, le Central Bank Digital Currencies.

    Nel loro ruolo di monopoliste della moneta legale e di direzione della politica monetaria e bancaria le banche centrali sono al centro del capitalismo finanziario. Gli Stati hanno affidato alle banche centrali il monopolio di emissione di moneta legale; in cambio queste, nel corso della loro storia, hanno cessato di avere scopo di lucro, come invece avevano all’inizio in quanto possedute da finanzieri privati.

    Da banche private storicamente le banche centrali sono diventate un organo dello Stato, tanto che i loro profitti vengono riversati allo Stato, e le loro perdite dovrebbero essere ripagate dallo Stato. Tuttavia, come vedremo, nonostante siano organi di Stato, a causa della loro pretesa “indipendenza” operano ancora prevalentemente a beneficio del sistema bancario e finanziario privato – che ovviamente si muove nella logica del massimo profitto per gli azionisti e non in base agli interessi nazionali -.

    La funzione delle banche centrali è importantissima, le loro politiche possono contribuire a sviluppare l’economia o invece a frenarla o addirittura ad affondarla. Il loro potere è enorme perché hanno il monopolio dell’emissione della moneta legale, ovvero la moneta garantita dallo Stato e imposta dallo Stato per pagare le imposte. Tuttavia sorprendentemente lo Stato democratico e sovrano, l’unico garante del valore della moneta, ha ceduto il suo potere di emissione e di governo della moneta a una banca centrale “indipendente”. L’altro fatto ancora più sorprendente è che nella grande maggioranza dei casi, nonostante il loro immenso potere, le banche centrali non siano previste dalle Costituzioni e dunque non siano costituzionalmente regolamentate. Sono quasi sempre di fatto organismi extra costituzionali: per esempio la Costituzione degli Stati Uniti prevede che solo il Congresso abbia il potere di coniare denaro, definire la valuta e determinarne il valore[1]. Non prevede la formazione di una banca centrale. Non a caso i critici dell’indipendenza della Federal Reserve sottolineano che la Costituzione americana non fa alcun riferimento a una banca centrale per l’emissione di moneta.

    Anche la Costituzione italiana non prevede la banca centrale mentre prevede genericamente che “Lo Stato ha legislazione esclusiva sulla moneta” anche se “nel rispetto dei vincoli derivanti dall’ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali” (art. 117).

    Sul piano giuridico il ruolo, i compiti e i limiti delle attività delle banche centrali sono quindi incerti e molto discussi a livello internazionale. In generale le Costituzioni affidano la potestà sulla moneta allo Stato e non alle banche centrali, e quindi le banche centrali esistenti appaiono di fatto come un “agente dello Stato”, un’agenzia che opera per conto dello Stato. È chiaro tuttavia che la banca centrale “indipendente” dei tempi attuali cozza con questo statuto giuridico: infatti un’agenzia dello Stato può essere autonoma ma non può essere completamente indipendente dallo Stato di cui è agente, a meno che questo non sia previsto dalla Costituzione.

    Generalmente le Costituzioni democratiche, nella loro classica tripartizione dei poteri legislativo, esecutivo, giudiziario, prevedono che la Magistratura e la Corte Costituzionale siano organi “indipendenti”; ma in questo caso la loro indipendenza, cioè la loro “non dipendenza” da altri organi costituzionali, è regolata dalla Costituzione[2]. L’indipendenza di un organo che non è neppure previsto dalla Costituzione, che pure ha il monopolio sulla moneta di Stato (la moneta legale), che definisce le politiche monetarie del Paese e che non è eletto e quindi non è neppure soggetto allo scrutinio popolare, è quindi non solo formalmente opinabile ma è nella sostanza completamente abnorme, anti-democratica e minacciosa della sovranità popolare prevista dalla Costituzione.

    Proseguimento:

    https://sinistrainrete.info/politica-economica/25632-enrico-grazzini-contro-l-indipendenza-anti-democratica-delle-banche-centrali.html

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