Gli avvocati di Julian Assange ricorrono in appello dopo la sentenza di estradizione negli Stati Uniti

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La guerra è un abominio dell'umano intelletto

Gli avvocati di Julian Assange ricorrono in appello davanti alla Corte Suprema della Gran Bretagna contro la sentenza dell’Alta Corte, la conferma di ricorrere in appello è stata data dalla fidanzata del fondatore di WikiLeaks.

La decisione del 10 dicembre dell’Alta Corte di Londra ha ribaltato un precedente giudizio di un tribunale britannico che sarebbe stato “oppressivo” estradare il 50enne australiano nel sistema giudiziario statunitense a causa della sua salute mentale e del rischio di suicidio.

Gli Stati Uniti vogliono che Assange affronti un processo per la pubblicazione, attraverso le pagine di WikiLeaks nel 2010, di documenti militari relativi alle guerre in Afghanistan e Iraq.

Il governo americano accusa Assange di 18 reati relativi alla pubblicazione di 500.000 file segreti.

Potrebbe essere incarcerato fino a 175 anni negli Stati Uniti, anche se la pena esatta è difficile da stimare.

Stella Moris, compagna di Juliana Assange, anche Lei avvocato, ha confermato, per mezzo di Twitter che i suoi avvocati hanno presentato un appello alla sentenza di estradizione.

La signora Moris, che ha due figli con Assange, ha detto che nessuna decisione riguardo all’appello della Corte Suprema può essere attesa non prima della fine del mese di gennaio.

Un’udienza di due giorni a ottobre ha visto gli avvocati degli Stati Uniti sostenere che un giudice della corte inferiore non aveva dato sufficiente peso ad altre testimonianze di esperti sul suo stato mentale.

Hanno anche sottolineato le assicurazioni diplomatiche fornite dopo la decisione di gennaio che Assange non sarebbe stato tenuto in isolamento punitivo in una prigione federale di massima sicurezza, e avrebbe ricevuto cure appropriate.

Approvando l’appello richiesto degli USA, due giudici dell’Alta Corte di Londra hanno accettato le nuove assicurazioni, notando che non erano insolite in questi casi e con queste precise parole “le rassicurazione USA sono impegni solenni offerti da un governo ad un altro gorverno”.

Intanto Julian Assange è ancora prigioniero nel carcere inglese senza alcuna accusa.

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