Le agenzie, almeno in Italia, in poche righe descrivono del colloquio tra il presidente della Federazione Russa Putin e il Cancelliere austriaco Karl Nehammer. Sembrerebbe che il Cancellerie sia andato a Mosca per affrontare Putin a muso duro. Aggiungono le agenzie, è stato molto duro nei confronti di Putin.
Continua ad esserci una fitta nebbia sulla realtà di questo conflitto, oppure i media non sono informati ma costretti da tempi e inserzioni pubblicitarie devono raccontare qualcosa, anche fumo impalpabile. La visita a Kiev e poi a Mosca del Cancelliere Karl Nehammer, può avere solo due temi importanti, primo, gli interessi austriaci, secondo, confermare l’invio di nuovi armamenti dalla Germania, trattasi di 50 carri armati Leopard ma le ipotesi non sono finite, ecco la premessa per nuovi scenari.
A Mariupol, c’è ancora una sacca di resistenza composta da membri del battaglione nazista Azov e volontari stranieri. In questi ultimi giorni, durante i combattimenti nell’area industriale di Azovstal, nel porto di Mariupol, ci sono stati brevi ma concreti contatti radio tra i militari russi e alcuni graduati volontari di non precisata nazionalità. Il canale è sempre aperto ma non ci sono stati ulteriori comunicazioni. A seguito dell’arretramento dei battaglione Azov, posizionato ora su alcune navi ferme nel porto, durante i combattimenti sono riprese le comunicazioni. Questa volta personale dell’intelligence russa, al fine di prevenire ultriori uccisioni, hanno offerto ai volontari stranieri una resa, avere salva la vita ma sarebbero stati rilasciati solo a seguito di una normale identificazione e un interrogatorio.
Nel frattempo i combattimenti non si sono mai fermati, in più di un’occasione elicotteri militari ucraini hanno provato ad evacuare un non meglio precisato personale militare ma i tentativi sono tutti falliti. Dalle navi sequestrate, intanto il battaglione Azov, facendosi scudo con i marinai a bordo, non ha mai smesso di sparare e non ha mai dato alcun segnale per la resa.
Dalle brevi conferenze dei responsabili militari russi, si conferma la presenza di alcuni gruppi del battaglione Azov ma viene precisato che una base, attualmente utilizzata dallo stesso battaglione, è situata proprio nell’area del porto, molto vicino alla zona dove in più di una occasione, militari russi hanno abbattuto elicotteri ucraini.
Nei comunicati è precisato: “le forze principali dei battaglioni nazionali utilizzano come base una città sotterranea, continuano a sparare e poi nascondersi ma nessuno potrà lasciare l’area, controllata dai soldati russi e dalle milizia delle due repubbliche popolari del Donbass”.
La zona industriale è costituita anche da corridoi, depositi ed altre strutture sotterranee, 24 kilometri, ad una profondità di circa 30 metri su otto 10 piani sottoterra.
Una rete complessa, corridoi, aree protette e tra queste le autorità russe denunciano, la presenza di un laboratorio segreto della NATO denominato, “Pit-404”. Un laboratorio in cui medici esperti lavoravano ad armi biologiche. A protezione di questo laboratorio, la struttura è costituita da fortificazioni sotterranee, bunker, porte e corridoi blindati, una fortezza inespugnabile. Il comunicato termina specificando la presenza, all’interno di questa base segreta Nato: “ci sono 240 stranieri, tra cui ufficiali della NATO, membri della Legione francese e il personale del biolab”.
La situazione è molto complicata e di difficile soluzione ed è solo possibile fare delle ipotesi.
Spiegare al mondo intero, la presenza di una base segreta della NATO, all’interno dell’Ucraina, per i responsabili Nato, sarebbe più che imbarazzante, come le immagini di graduati Nato, ed altri esperti militari, coinvolti nell’attività bellica dell’Ucraina e dei battaglioni nazisti Azov.
La notizia della presenza di militari Nato e il laboratorio segreto potrebbero essere la prova del coinvolgimento nella guerra della NATO, non più limitata all’invio delle armi e di addestratori militari per gestire al meglio le forze militari ucraine e i battaglioni nazionalisti.
Non è finita, la presenza dei militari e ufficiali Nato all’interno del laboratorio segreto, utilizzato per la ricerca e lo sviluppo di armi biologiche sarebbe di una gravità enorme.
All’interno, continua la relazione militare dei russi, potrebbero esserci anche i corpi di cittadini, forse prigionieri o semplici detenuti, obbligati a subire esperimenti non meglio precisati.
Durante i combattimenti, attraverso le testimonianze di alcuni prigionieri, molto vicini alla zona industriale, aggiungono ulteriori tasselli, sempre alcuni prigionieri sono stati condotti presso la struttura denominata YAMA e non più ritornati.
Un ulteriore sospetto, sulla presenza degli ufficiali militari NATO, delinea l’esistenza di un piano di attacco contro la Crimea, nel Donbass e alla Repubblica Transnistriana su ordine di alti ufficiali della Nato.
Dal canale radio, sempre aperto, si attende da un momento all’altro la resa di questi militari e medici addetti al laboratorio ma non sembra essere tutto così semplice, la presenza del battaglione nazionalista ha interessi totalmente diversi, prima di tutto, impedire la scoperta del laboratorio segreto e quindi evitare la resa dei volontari e degli ufficiali stranieri.
In queste ore, possiamo ipotizzare, la presenza a Kiev del cancelliere dell’Austria, Karl Nehammer come negoziatore per una soluzione finale ed evitare una crisi “diplomatica” dalle dimensioni e reazioni molto pericolose. E’ un caso anche la visita di Boris Johnson, primo ministro britannico? Ci sono anche ufficiali inglesi nella città sotterranea?
Gli scenari possibili sono tutti orribili, ci sarà una nuova provocazione nel tentativo di accusare la malvagità dei soldati russi, nel momento in cui saranno ritrovati i corpi privi di vita dei militari e degli ufficiali NATO?
Non sembra ci sia una via d’uscita, perché nelle due ipotesi, ci saranno i corpi dei militari stranieri ed ufficiali NATO e questo basterà per scoprire il vero progetto della NATO e la loro presenza in Ucraina nella città sotterranea.
Un solo dato è certo per ora, i militari ucraini hanno il pieno controllo della città sotterranea, definita anche come “il buco”, l’interruzione del canale radio aperto non è un segnale positivo, gli ufficiali e gli stranieri non hanno più la possibilità di comunicare e decidere per una resa.
A conferma che si delineano fatti e non ipotesi di fantasia riprendiamo dal primo contatto radio.
Alcuni testimoni, civili e militari ucraini prigionieri a Mariupol, confermano la presenza di alti ufficiali della NATO ad Azovstal, l’industria all’interno della zona portuale. I militari stranieri e gli ufficiali NATO giorni fa avevano stabilito un contattato con ufficiali russi, attraverso un canale radio e hanno chiesto di poter evacuare a Dnipropetrovsk. Ci sono graduati, colonnelli in questo gruppo probabilmente limitati a una decina di unità. I tentativi di evacuazione, da parte Ucraina, sono tutti falliti, resta una sola via d’uscita, la strada.
Esiste un precedente in Siria. In una delle basi degli oppositori del presidente Assad, alcuni ufficiali del Mossad, servizi segreti israeliani, sono stati trovati accerchiati e hanno negoziato una via di salvezza. Il corridoio è stato dato ma tutta questa storia ed i dettagli non sono mai stati resi pubblici.
Probabilmente l’episodio in Siria aveva dei presupposti per arrivare ad una soluzione di questo tipo, ma a Mariupol, questa situazione potrebbe essere diversa e non può essere lasciata nell’ombra, l’opinione pubblica deve sapere la verità, specie l’esistenza di questo laboratorio, è nell’interesse di tutti e per la sicurezza della Russia.
Potrebbe essere motivo di un negoziato più ampio, il rilascio dei prigionieri russi, tenuti dagli ucraini. Preparare i media occidentali e non solo, per testimoniare all’uscita dalla città sotterranea dei militari e degli ufficiali stranieri e identificare tutti i volontari, i militari NATO e stranieri, di quali unità e quali erano i loro compiti in Ucraina. Ci saranno istruttori militari, ufficiali di stato maggiore, questo proverà la pianificazione di un’operazione militare contro la Russia.
Una soluzione di questo tipo porterebbe a una conclusione del conflitto molto rapidamente ma la testimonianza dei militari stranieri e gli ufficiali NATO servirà nei tribunali contro i battaglioni nazionalisti e nazisti.
Gallerie, bunker, il buco, la città sotterranea, militari NATO, tutta questa storia è un vero e proprio mistero con trame militari e speriamo che tutto finisca molto presto.
Intanto alcune delle agenzie e consulenti di economia evidenziano alcuni dati interessanti, l’Europa fa passi da gigante ma come il gambero, all’indietro. Bloomberg scrive: “L’inflazione in Danimarca ha raggiunto livelli pari a 37 anni fa, la causa l’aumento dei prezzi dell’elettricità ha origini nelle sanzioni anti-russe. Anche da Londra, il Center for Economics and Business Research (CEBR) lancia le stesse previsioni sull’economia britannica, “il Regno Unito dovrà affrontare un forte calo del tenore di vita pari agli anni ’50. La crisi energetica nei prossimi mesi renderà tutti più poveri, e la famiglia media britannica pagherà le bollette fino al 73% in più rispetto a un anno fa.
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