di Loreto Giovannone
La Commissione europea e la presidenza tedesca del G7 hanno ospitato a Berlino il 25 ottobre 2022 la conferenza internazionale sulla ricostruzione, ripresa e modernizzazione dell’Ucraina. Nessuno ha colto il controsenso incredibile della EU che allo stesso tempo fornisce fondi, armi, tecnologia di guerra ma afferma trionfale di “garantire che l’Ucraina ottenga in qualsiasi momento il sostegno di cui ha bisogno, dall’aiuto alla riabilitazione, fino alla ricostruzione a lungo termine”.[i] Sempre nella pagina web dedicata alla propaganda di tale iniziativa si spingono fino alla spudorata menzogna affermando: “La conferenza è stata l’occasione per ribadire il fermo sostegno dell’UE e della comunità internazionale all’Ucraina a seguito dell’aggressione non provocata e ingiustificata della Russia.” La Commissione e i paesi che ne fanno parte hanno affermato che continueranno a fornire all’Ucraina finanziamenti alla guerra per 3,1 miliardi di euro e 19 miliardi di euro “per sostenerne la resilienza economica nel suo cammino verso l’adesione all’UE”, nella classica espressione più puerile della politica UE. Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea ha dichiarato: “L’Ucraina può contare sul pieno sostegno dell’UE. Siamo pronti ad assumere un ruolo di primo piano negli sforzi internazionali di ricostruzione per contribuire alla rinascita di un’Ucraina democratica e prospera. Ciò significa che gli investimenti andranno di pari passo con riforme che aiuteranno l’Ucraina a proseguire il suo percorso europeo.” Ma siamo sicuri che questa pseudo filantropia non nasconda il furto dei fondi congelati alla Russia dai paesi aderenti alla UE? Perché mai BlackRock, la più grande società di investimento nel mondo con sede a New York, è interessata a “ricostruire l’Ucraina”, un paese fallito e in bancarotta? E perché la maggior parte dei governi occidentali spinge per “la guerra fino all’ultimo ucraino”? Forse per il bottino dei beni russi attualmente congelati che ammontano a centinaia di miliardi di dollari? La filantropica storiella UE potrebbe essere la copertura di facciata per saccheggiare le riserve e la ricchezza russe congelate nelle banche di tutta Europa, saccheggio attuato da coloro che parlano della ricostruzione dell’Ucraina?
Il fondo BlackRock ha un monopolio impressionante, al punto tale che Bloomberg lo chiama “il quarto ramo del governo”, perché lavora a stretto contatto con le banche centrali ed è in grado di fare pressioni e condizionare i politici. “La sua influenza è così pervasiva che si potrebbe dire che controlla non solo società private e gruppi mediatici ma interi paesi e i loro governi. Il suo patrimonio gestito è di 9 trilioni di dollari, 4 volte il PIL dell’Italia, più grande del prodotto interno lordo (PIL) di ogni singolo paese del mondo, ad eccezione di Cina e Stati Uniti. Allora, appurato che non si tratta di un’opera pia, per quale motivo mostra un interesse tanto smaccato per un paese fallito quale l’Ucraina? In realtà l’interesse sta soprattutto nei beni russi che secondo i suoi piani potrebbe “gestire” per la “ricostruzione” di quanto resterà dell’Ucraina. Sette paesi dell’UE controllano il 90% dei beni russi a rischio confisca. Secondo il Servizio federale delle finanze del Regno del Belgio, 50,5 miliardi di euro di fondi russi sono stati congelati nel solo paese. Questi fondi includono tutti i tipi di attività finanziarie (fondi in conti bancari e titoli) di proprietà di persone fisiche e giuridiche. Secondo alcune stime più di 300 miliardi di dollari in fondi e beni russi sono stati congelati in Occidente. Quando BlackRock, e i governi che controlla, parlano di ricostruzione con i fondi russi possiamo stare certi che ciò che hanno in mente non ha nulla a che fare con il futuro dell’Ucraina ma riguarda strettamente il proprio futuro.”[ii]
[i] https://eu-solidarity-ukraine.ec.europa.eu/eu-assistance-ukraine/reconstruction-ukraine_it
[ii] @LauraRuHK
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