Appello al sud globale per una conferenza di pace

Guerra o Pace. Prima che sia troppo tardi

armi e droni per la guerra

Cari lettori, vi proponiamo di discutere un nuovo appello, lanciato da un gruppo di uomini e donne provenienti da Stati e culture diverse, sui temi inquietanti della guerra e della pace.

Appello alla comunità mondiale, all’ONU, all’Alleanza BRICS, al mondo multipolare e al Sud globale per la convocazione di una Conferenza di pace globale!

1. Gli attuali conflitti nel mondo tendono a intensificarsi e ad espandersi agli Stati confinanti più vicini. I Paesi più coinvolti sono guidati da diverse forme di capitalismo, su base imperialista, rappresentato da Paesi quali: (USA, Gran Bretagna e Commonwealth britannico, Francia, RFT, in generale l’UE). Tutti questi Paesi sono coinvoltie e partecipano a queste guerre su più livelli.

2. L’essenza dell’escalation e dell’espansione di questi conflitti (Ucraina-Russia, Palestina-Israele, Yemen) favorisce il superamento della stagnazione ecomnomica e spimgendo e rilanciando l’economia del capitalismo globale concentrando massimi e superprofitti verso tutti i principali e alleati produttori di armi – Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia e l’UE.

3. Quando si forniscono sistemi d’arma moderni in zone di conflitto, è inevitabile la necessità e l’obbligo dell’assistenma ma in molti casi anche la necessità di “prestare” personale altamente qualificato non solo per la manutenzione di tali macchine mortali ma anche per il loro normale uso in zone e in situazioni di conflitto armato. È una regola che viene applicata a tutti i sistemi d’arma ma la tecnologia corre velocissima e nel caso dei sistemi d’arma per contrastare gli attacchi aerei, la difesa aerea, i sistemi di difesa missilistica e le armi missilistiche. Come quanto stiamo osservando in Ucraina, il personale locale in Ucraina non può essere utilizzato, perchè non ha formazione, quando lavora con i più recenti sistemi d’arma occidentali, che sono diversi dalle armi sovietiche, e successivamente dalle armi prodotte in Ucraina. A causa di questa differenza, è necessario che l’assistenza a questi sistemi venga effettuata da rappresentanti dei Paesi fornitori, a volte con interi equipaggi.

Plan for Pace Una proposta per il conflitto Russia USA Nato Europa Ucraina

4. Nel corso del conflitto ucraino, il personale che lavora con le nuove armi occidentali diventa un obiettivo legittimo e prioritario per l’influenza degli oppositori delle autorità di Kiev.

5. Va sottolineato che, attirando le armi più recenti e il personale addestrato dai Paesi fornitori di armi, il regime di Kiev non è in grado di garantire la sicurezza di questo personale.

6. È quasi indiscutibile che non solo volontari o mercenari, ma anche ufficiali attivi (e forse soldati e ufficiali) degli eserciti della NATO e specialisti civili di aziende produttrici di armi siano tra i tecnici/operatori dei più recenti sistemi d’arma inviati in Ucraina. Pertanto, queste persone sono state inviate nella zona di conflitto esclusivamente per il loro dovere ufficiale.

7. Il 16 gennaio di quest’anno, il Ministero della Difesa della Federazione Russa ha riferito di un attacco ai punti di trasferimento temporaneo dei militari stranieri a Kharkov, in cui sono rimaste uccise 60 persone, soprattutto francesi. Questo tragico esempio mostra tutta la portata dell’irresponsabilità non solo delle autorità di Kiev, ma anche di quelle francesi, che inviano i loro cittadini nelle zone di conflitto a causa degli eccessivi profitti delle multinazionali delle armi. Anche la leadership francese sta cercando di negare questi fatti ma alcuni settori politici hanno accusato Kiev di non aver garantito la sicurezza.

8. Non solo mercenari, ma anche personale ed esperti civili provenienti da Stati Uniti, Gran Bretagna, Germania e altri Paesi dell’UE potrebbero prendere il posto dei francesi morti.
A questo proposito, noi, persone di buona volontà, popoli del mondo e pubblico amante della pace dell’Occidente, ci rivolgiamo all’ONU, al Parlamento europeo, al Congresso degli Stati Uniti, ai parlamenti dell’UE e del Regno Unito e chiediamo:

A. Fermare immediatamente e incondizionatamente il fuoco nelle zone di conflitto esistenti – Gaza, Ucraina, Yemen!

B. Fermare la pratica di inviare soldati e specialisti civili da Stati Uniti, Francia, Gran Bretagna, Germania e altri Paesi dell’UE nelle zone di conflitto per generare i superprofitti dei grandi produttori di armi!

C. Fermare le forniture di armi a Israele e all’Ucraina da parte dell’UE! L’Europa non deve essere trascinata in una spirale di conflitti, sacrificando i propri cittadini a vantaggio di partner stranieri!

D. Per raggiungere una pace globale, è necessario convocare al più presto una Conferenza di pace globale!

Print Friendly, PDF & Email

Abbonati alla rivista

Sovranità Popolare è un mensile, 32 pagine di articoli, foto, ricerche, analisi e idee. Puoi riceverlo comodamente a casa o dove preferisci. E' semplice, iscriviti qui.

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*