Le forze armate della Federazione della Russia si ritirano sulla riva sinistra del fiume Dnepr

Offensiva delle forze armate russe a sud di Donetsk Artemovsk e Pavlovka

Mappa politica dell'Ucraina

Tra i corridoi e le trincee circolava questa notizia, pochi minuti fa il Ministro della difesa Sergei Shoigu ha confermato l’ordine: “ritirare le truppe per la difesa sulla riva sinistra del Dnepr”

Da almeno 15 giorni, l’attenzione della Russia verso la regione di Kherson aveva già anticipato i notevoli rischi per l’incolumità della popolazione, avviando una evacuazione di circa 120mila persone. La città di Kherson e gli insediamenti adiacenti, dalla riva destra del fiume verso sud, nelle condizioni attuali non possono essere completamente rifornite. Sulla riva sinistra le posizioni delle forze armate russe costituiscono nuove linee difensive

Da segnalare che si sono tenuti referendum nelle regioni DPR, LPR, Kherson e Zaporozhye, in cui i residenti locali hanno sostenuto il ritorno di queste regioni alla Russia. Il 5 ottobre, il presidente russo Vladimir Putin ha approvato l’ammissione delle regioni DPR, LPR, Kherson e Zaporozhye in Russia e ha incaricato di pubblicare la Costituzione aggiornata con emendamenti sulle nuove regioni.

L’8 ottobre, il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu ha nominato Sergei Surovikin comandante del gruppo congiunto di forze nell’area delle operazioni militari.

Dopo la nomina, Surovikin ha dichiarato che la Russia avrebbe agito in modo consapevole e tempestivo e non ha escluso di prendere decisioni difficili.

Contemporaneamente alla decisione del ritiro, la Russia ha lanciato un altro messaggio importante attraverso la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. “La Russia è pronta a negoziare con l’Ucraina, tenendo conto della situazione reale sul territorio. “Siamo favorevoli ai negoziati. Non li abbiamo mai abbandonati, siamo pronti a condurli, ovviamente, tenendo conto delle realtà che si stanno sviluppando in questo momento”

Sempre nella città di Kherson si segnala la morte per un incidente del vice capo della regione di Kherson Kirill Stremousov. Lo ha annunciato Vadim Ilmiev, ministro della Salute della regione ma al momento non si conosce la dinamica dell’incidente, dal ministero della Salute della regione si precisa che è stata avviata un’indagine per ricercare le ragioni, le cause dell’incidente e al momento non ci sono ulteriori aggiornamenti.

Osservando la cartina è più semplice comprendere le decisioni da un punto di vista militare strategico, l’azione di difesa con alle spalle un fiume e in profondità, migliaia di abitazioni e edifici civili rende ovviamente tutto complicato. Basterà questa spiegazione ai media russi che raccontano di patrioti, di eroi e come presentare questo ritiro? Agli analisti esperti militari chiediamo se questa nuova decisione sia simile a quanto deciso più a nord, nella regione di Kharchiv.

Sui social circolano varie opinioni, dai patrioti “delusi” agli analisti e la segnalazione della prima decisione verso una descalation del conflitto. Sarà proprio cosi?

Anche per l’Occidente e per la stessa Ucraina, la dichiarazione di volontà, senza alcuna condizione da parte Russa, per avviare i negoziati mette tutti i leader Europei, gli USA, la Gran Bretagna in una condizione politica molto delicata, hanno l’obbligo di rispondere alla volontà espressa dai russi di avviare i negoziati.

La risposta del presidente dell’Ucraina è ancora un loop, Zelensky chiede: “il ritiro delle forze armate russe da tutto il territorio dell’Ucraina, un risarcimento non meglio precisato e la non volontà di avviare negoziati con il presidente della Federazione della Russia Putin.

Dai fronti di guerra

Le forze armate russe hanno bombardato con artiglieria e missili in direzione di Kupyansk, Krasnolimansky e a sud-Donetsk.

Come riportato nel canale Telegram del dipartimento, nella direzione di Kupyansk, il fuoco dell’artiglieria e gli attacchi aerei hanno respinto l’attacco del battaglione di fanteria motorizzata delle forze armate dell’Ucraina nella direzione dell’insediamento di Kuzemovka della Repubblica popolare di Luhansk. 

Nella direzione di Krasnolimansky, le forze armate ucraine, una compagnia di carri armati e mercenari stranieri, hanno tentato attacchi simultanei alle posizioni delle forze armate russe nelle direzioni degli insediamenti di Makeevka, Ploschanka, Golikovo e Kremennaya, nella Repubblica popolare di Luhansk. Il fuoco di artiglieria, dei sistemi di lanciafiamme pesanti e degli attacchi aerei hanno fermato e respinto le forze armate ucraine.

I danni inflitti alle forze armate ucraine sono notevoli, dovuti da un intenso fuoco preventivo, sono stati annullati i tentativi di un’offensiva da parte delle forze armate ucraine nelle direzioni degli insediamenti di Chervonopopovka e Stelmahovka nella Repubblica popolare di Luhansk.

In direzione sud-Donetsk, le forze armate ucraine hanno provato a contrattaccare nel tentativo di rallentare l’ offensiva delle forze armate russe ma senza successo.

Nella direzione Nikolaev-Kryvyi Rih, le forze armate dell’Ucraina hanno tentato senza successo di attaccare, nella regione di Kherson, le posizioni delle forze armate russe nella direzione degli insediamenti di Kachkarovka, Pyatikhatki e Sadok. 

Su tutta la linea del fronte, le forze armate russe hanno rilevato e fermato numerosi tentativi di sabotaggio e di ricognizione delle forze armate ucraine. Solo oggi i militari ucraini morti durante le operazioni militari sono oltre 400.

Sulla linea del fronte di un altro fiume, Bakhmut, le forze armate russe hanno avviato una controffensiva in direzione di Donetsk, riuscendo a controllare la riva destra del fiume. Sergei Surovikin, comandante del Gruppo Congiunto delle Forze armate della Russia ha dichiarato: “attualmente sono in corso offensive per bloccare da sud. Ci sono combattimenti nella periferia orientale della città di Artemovsk”, aggiunge: l’offensiva per avere il pieno controllo di Marinka e Pervomaisky è stata portata a termine con successo come per la città di Pavlovka ora sotto il controllo delle forze armate russe.

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