Una Dichiarazione di Indipendenza della Nazione Italiana?

Basta sostituire poche parole all’originale americana del 1776

Italia Neutrale Rifiuto delle guerre come risoluzione dei conflitti

di Paolo Genta

“Quando nel corso di eventi umani, sorge la necessità che una nazione sciolga i legami economici che l’hanno forzatamente stretta ad una élite tecnocratica e assuma tra le società della terra lo stato di società separata e uguale a cui le Leggi della Natura e del Dio della Natura gli danno diritto, un conveniente riguardo alle opinioni dell’umanità richiede che quella nazione dichiari le ragioni per cui è costretta alla secessione dall’Unione. Noi riteniamo che siano per se stesse evidenti queste verità: che tutti gli uomini sono creati eguali; che essi sono dal Creatore dotati di certi inalienabili diritti, che tra questi diritti sono la Vita, la Libertà, il perseguimento della Felicità e della sovranità monetaria; che per garantire questi diritti sono istituiti tra gli uomini governi che derivano i loro giusti poteri dal consenso dei governati; che ogni qualvolta una qualsiasi forma di governo sovranazionale tende a negare questi fini, la nazione ha diritto di mutarla o abolirla e di istituire una nuova economia umanistica fondata su tali principi e di riorganizzarne il funzionamento nella forma che sembri alla nazione meglio atta a procurare la sua Sicurezza e la sua Felicità. Certamente, prudenza vorrà che le élites finanziarie di non più recente data non siano cambiate per ragioni futili e peregrine; e in conseguenza l’esperienza di sempre ha dimostrato che gli uomini sono disposti a sopportare gli effetti d’un malgoverno finchè siano sopportabili, piuttosto che farsi giustizia abolendo le forme cui sono abituati. Ma quando una lunga serie di abusi e di malversazioni, volti invariabilmente a perseguire lo stesso obiettivo di sottomissione economica, rivela il disegno di ridurre gli uomini all’assolutismo ultrafinanziario, allora è loro diritto, è loro dovere rovesciare un siffatto governo sovranazionale di corrotti e di sicari economici e provvedere nuove garanzie alla loro sicurezza per l’avvenire. Tale è stata la paziente sopportazione della nosta nazione e tale è ora la necessità che la costringe a mutare quello che è stato finora il suo ordinamento di governo economico. Quella degli attuali potentati sovranazionali finanziari e autocratici, è storia di ripetuti torti e usurpazioni, tutti diretti a fondare un’assoluta tirannia su questa nostra nazione. Per dimostrarlo ecco i fatti che si sottopongono all’esame di tutti gli uomini imparziali e in buona fede. 1) Questo potere ha rifiutato di approvare leggi sanissime e necessarie al pubblico bene. 2) Ha proibito ai governanti nazionali di approvare leggi di immediata e urgente importanza, se non a condizione di sospenderne l’esecuzione finché non si ottenesse l’assentimento di essa, mentre trascurava del tutto di prenderle in considerazione. 3) Ha rifiutato di autorizzare il finanziamento di necessarie leggi per la sistemazione di irrinunciabili esigenze nazionali, a meno che si rinunziasse al diritto di essere esse fattivamente rappresentate nell’assemblea del Parlamento Europeo – diritto di inestimabile valore per la nazione e temibile solo dalla tirannia finanziaria. 4) Ha convocato le proprie riunioni ristrette in luoghi isolati, controllati e irraggiungibili dai cittadini, al solo scopo di indurli, affaticandoli nella comprensione e diffusione delle informazioni, a consentire in provvedimenti da essa imposti con l’inganno. 5) Ha ripetutamente impedito con la manipolazione dell’informazione il diffondersi di una vasta coscienza nazionale, solo perché essa si opponeva con ferma decisione alle sue usurpazioni dei diritti del popolo. 6) Dopo la manipolazione della coscienza dei cittadini si è opposto alla libertà dei loro corpi: ragion per cui il Potere legislativo, che non può essere soppresso, dovrà ritornare, per poter funzionare, al popolo nella sua collettività, – mentre lo Stato è rimasto esposto a tutti i pericoli di invasioni finanziarie dall’esterno, e di minacce e ricatti personali all’interno. 7) Ha tentato di distruggere l’autonomia decisionale della Nazione, opponendosi a tal fine alle leggi che ne promuovessero un reale avanzamento sociale, rifiutando di approvarne altre che incoraggiassero tale progresso, e ostacolando le condizioni per la realizzazione di una nuova economia della cooperazione. 8) Ha fatto ostruzionismo all’amministrazione dei veri principi di una giusta economia rifiutando l’assentimento a leggi intese a rinsaldare la correttezza dell’agire economico. 9) Ha reso molti politici della Nazione dipendenti solo dal suo arbitrio per il conseguimento e la conservazione della carica, e per l’ammontare e il pagamento dei loro stipendi. 10) Ha istituito una enorme quantità di nuove burocrazie, e mandato alla nostra Nazione sciami di sicari dell’economia per vessare il popolo e divorarne gli averi. 11) Ha mantenuto nella nostra Nazione, in tempo di pace, eserciti NATO stanziali senza il consenso consapevole dell’autorità legislativa. 12) Ha cercato di rendere il potere economico indipendente dal potere civile, e a questo superiore. 13) Si è accordato con altri per assoggettarci a una giurisdizione aliena dalla nostra Costituzione e non riconosciuta dalle nostre leggi, dando il suo assentimento alle sue pretese disposizioni legislative miranti a: a) acquartierare nella nostra Nazione grandi corpi di truppe NATO armate; b) proteggerle, con processi da burla, dalle pene in cui incorressero per reati commessi contro gli abitanti della nostra Nazione; c) inibire il nostro commercio con tutte le parti del mondo; d) imporci tasse senza il nostro consenso; e) privarci in molti casi dei benefici del ricorso contro le sue decisioni arbitrarie, travestite da giurisprudenza internazionale dei trattati per mezzo di complicatissimi cavilli burocratici; f) indurci ad espatriare per poter ottenere migliori condizioni di vita e di lavoro; g) contrastare il libero ordinamento di leggi italiane sul nostro territorio, istituendovi un controllo arbitrario, ed estendendone il potere, sì da farne nello stesso tempo un esempio e un adatto strumento per introdurre anche in altre nazioni lo stesso governo assoluto; h) sopprimere le nostre carte statutarie, abolire le nostre validissime leggi, e mutare dalle fondamenta le forme dei nostri governi; i) sospendere i nostri corpi legislativi, e proclamarsi investita del potere di legiferare per noi in ogni e qualsiasi caso. Esso ha abdicato al patto sociale, dichiarandoci privati della sua collaborazione e facendo guerra contro di noi. Esso, per mano degli uomini da esso corrotti, ha predato sui nostri beni nazionali, ha devastato le nostre banche e piccole e medie imprese, ha incendiato di rabbia ed indignazione i nostri cuori, ha distrutto le vite lavorative e le imprese faticosamente create dal nostro popolo.

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2 Commenti

  1. Forse l’articolo più bello ed entusiasmante che abbia mai letto. Grazie per questo dono !

    • Ciao Andrea grazie e aggiungo, seguici, chissà forse leggerai altri articoli migliori. Oppure leggi gli articoli dell’autore
      A presto e Buon Natale e Felice anno nuovo

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