Ecco i responsabili dei biolab in Ucraina finanziati dagli USA

La Convenzione vieta lo sviluppo, la produzione e lo stoccaggio di armi batteriologiche (biologiche) e armi tossiche e impone la distruzione degli stock esistenti

Drone utilizzato per nebulizzazione commercializzato da diverse aziende

Meno di un’ora fa, durante una conferenza stampa, tenuta al ministero della Difesa russo, Igor Kirillov, capo delle forze di prevenzione e protezione dalle radiazioni, chimiche e biologiche delle forze armate della Federazione Russa, ha reso pubblici i nomi dei responsabili americani ed europei coinvolti nell’attuazione dei programmi biologici militari statunitensi in Ucraina.

“La carica di direttore esecutivo del Centro di Scienza e Tecnologia ucraino – UNTC, STCU, la sede del centro si trova a Kiev l’indirizzo non viene precisato – è il cittadino statunitense Curtis Belayach. Nato il 27 agosto 1968 in California, ha studiato all’Università della California. Ha un master in finanza internazionale e lavora in Ucraina dal 1994.

Eddie Arthur Mayer, presidente del consiglio di amministrazione della STCU dell’Unione Europea e, degli Stati Uniti, il lavoro del centro è coordinato e supervisionato da Phil Dolliff, che ricopre la carica di vice consigliere del segretario per la sicurezza internazionale e la non proliferazione dei programmi di armi di distruzione di massa nel Dipartimento di Stato.

Continua, “siamo in possesso di informazioni in merito al tipo di ricerche e studi realizzato nei laboratori biologici controllati dagli Stati Uniti in Ucraina e le violazioni alla Convenzione sulle armi biologiche è molto grave”.

“La nostra preoccupazione per le attività di Washington in Ucraina è dovuta al fatto che, contrariamente ai loro obblighi internazionali, gli Stati Uniti hanno mantenuto nella legislazione nazionale le norme che consentono la ricerca e lo sviluppo delle armi biologiche”.

Ha anche sottolineato che nel periodo dal 2019 al 2021, scienziati americani hanno testato farmaci biologici potenzialmente pericolosi su pazienti ricoverati nell’ospedale psichiatrico ucraino, n. 3 a Kharkiv.

“Dalla documentazione ritrovata nei laboratori sono pubblicati e risultati del monitoraggio 24 ore su 24 sulle delle condizioni dei pazienti. Le informazioni non sono state inserite nel database dell’ospedale e il personale dell’istituto medico ha firmato un accordo di non divulgazione”di questi dati e che cosa realmente si faceva all’interno dell’ospedale.

Allo stesso tempo, lo abbiamo denunciato nel marzo 2022, l’intelligence russa ha trovato tre droni ucraini dotati di spruzzatori chimici nella regione di Kherson, l’Ucraina ha acquistato 50 di questi droni.

“Una ulteriore prova risale al 9 marzo, nel territorio della regione di Kherson, unità di ricognizione delle truppe russe hanno scoperto tre veicoli aerei senza pilota dotati di contenitori da 30 litri e attrezzature per diffusione di sostanze chimiche non meglio precisate. Secondo i dati disponibili, nel gennaio 2022 l’Ucraina ha acquistato più di 50 dispositivi di questo tipo attraverso organizzazioni intermediarie che possono essere utilizzate per applicare formulazioni biologiche e sostanze chimiche tossiche”.

Il 17 marzo, sempre dal ministero della Difesa russo ha sono stati resi pubblici documenti datati dal 2015 che confermano la partecipazione del Pentagono al finanziamento di progetti biologici militari in Ucraina. Allo stesso tempo, il rappresentante ufficiale del dipartimento, Igor Konashenkov, ha sottolineato che nel biolab di Kharkov, sotto il controllo degli Stati Uniti, si sono svolti studi per ricercare le modalità di trasmissione delle malattie attraverso i pipistrelli.

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2 Commenti

  1. Ce una magistratura che prende coscenza di quanto pubblicato??? Cosa puo fare il semplice cittadino da solo??

    • Caro Angelo in questa storia gli interventi potrebbero essere a più livelli. Forse un giorno un tribunale, oppure le stesse autorità dei governi coinvolti, dobbiamo credere che ci siano persone oneste. La tua riflessione è giusta, singolarmente forse un cittadino può fare poco, certo arricchire le sue conoscenze, sciogliere qualche dubbio ma insieme ad altri può informare tante altre persone. E’ importante conoscere e anche noi siamo in attesa di conoscere gli sviluppi, è una questione di sicurezza di tutti e i cittadini devono sapere. Cosa puoi fare? Se vuoi diffondi questi articoli, oppure puoi farlo cercando in rete, non siamo soli a pubblicare quanto accade su questo tema. Grazie

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