di Pietro Mazzuca
La globalizzazione selvaggia, ha appalesato tutti i suoi limiti, in un piccolo incidente di percorso, costituito da un virus appena più infettivo tra quelli che abitualmente, almeno in occidente conoscevamo.
Ma è stata significativa la “potenza di fuoco” dei media che producendo terrorismo mediatico, hanno avuto quale effetto collaterale, quello di far ragionare chi , pensava che l’olio tunisino fosse uguale a quello italiano, stessa cosa con grano ortaggi latte formaggi ecc. fosse altrettanto genuino dei prodotti italici, che da millenni hanno con successo, costituito la Dieta Mediterranea.
Tutto rimesso in discussione, e pare che finalmente i consumi si stiano obtorto collo, per alcuni, finalmente per altri (sottoscritto compreso) si stiano orientando verso prodotti di filiera certi, ma italiani.
Che grande soddisfazione.
Certo bisogna, comunicare meglio, questa nuova condizione imposta dalla paura, ma piano piano si potrà arrivare a una gestione dell’agroalimentare italiano con un modello verificato, fruibile e tracciato, che possa nel lungo periodo far permanere la convinzione che non solo in emergenza, bensì omnia secula seculorum, la migliora alimentazione sana è quella italiana.
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