La mia voce per Assange

Presentata alla Fnsi la campagna internazionale

Julian Assange Libero ora

L’iniziativa presentata nella sede della Fnsi. Con i rappresentanti del Comitato promotore, moderati da Vincenzo Vita, sono intervenuti, fra gli altri, il presidente del Cnog, Carlo Bartoli; il direttore di Avvenire, Marco Tarquino; Stefania Maurizi, Gianni Barbacetto, Alberto Negri, Armando Spataro, Riccardo Noury.

Chiedere la liberazione di Juliane Assange, assurdamente detenuto per aver avuto il coraggio di denunciare crimini di guerra e gravissime violazioni dei diritti umani, e ridare ruolo e valore a un’informazione davvero libera e indipendente. È l’obiettivo della campagna internazionale “La mia voce per Assange” promossa da un comitato – formato da Paolo Benvenuti, Daniele Costantini, Flavia Donati, Giuseppe Gaudino, Laura Morante, Armando Spataro, Grazia Tuzi, Vincenzo Vita – che ha accolto l’appello lanciato dal Premio Nobel per la pace, Adolfo Pérez Esquivel.

L’iniziativa è stata presentata giovedì 20 ottobre 2022 nella sede della Federazione nazionale della Stampa italiana. Un’ottantina circa i video sin qui raccolti: brevi messaggi di personalità del mondo della cultura, del cinema, dello spettacolo, dell’informazione, dell’associazionismo che rappresentano le prime testimonianze della campagna, alcuni dei quali sono stati proiettati nel corso della presentazione.

“La trasparenza è condizione irrinunciabile della democrazia”, lo slogan della campagna.

Tra gli interventi quello del direttore de L’Avvenire, Marco Tarquinio, che ha rimarcato «la delusione crescente che arriva dalle democrazie anglosassoni che stanno mandando segnali ambigui e preoccupanti»; di Gianni Barbacetto, che ha affermato che «Assange non è una spia ma un giornalista, perché mette a conoscenza non i segreti delle nazioni, ma i loro crimini»; Alberto Negri, secondo cui «la nostra stampa dovrebbe vergognarsi, perché la complicità e il silenzio uccidono il giornalismo».

Moderati da Vincenzo Vita, alla presentazione in Fnsi hanno partecipato, fra gli altri, il presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, Carlo Bartoli, che ha sottolineato «l’amarezza per l’assenza di larga parte del sistema informativo italiano su una vicenda che invece interessa alla gente»; Stefania Maurizi, che ha osservato come «Assange non verrà salvato dalla legge, ma dalla mobilitazione dell’opinione pubblica»; Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia. «Dal punto di vista della violazione dei diritti umani non è una storia controversa ma cristallina: non c’è un processo equo e non ci sono accuse fondate», ha riassunto.

Collegati da remoto sono intervenuti anche l’ex magistrato Armando Spataro e la professoressa Grazia Tuzi. Il presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti, ha inviato un messaggio.

La campagna “La mia voce per Assange” è sostenuta da Federazione nazionale della Stampa italiana, Anac (Associazione Nazionale Autori Cinematografici), Articolo 21, Aamod (Archivio Audiovisivo del movimento operaio e democratico) e sarà seguita da Avvenire, il Manifesto e il Fatto Quotidiano.

Qui le voci che chiedono la libertà di Julian Assange

 

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