Intervista a cura di Andrea Vitello
In vista delle elezioni per il parlamento europeo di quest’anno, Michele Santoro ha lanciato la "lista
pace, terra dignità" per le europee insieme a Raniero La Valle, che ha promosso l'iniziativa con il
noto giornalista televisivo, e Benedetta Sabene in via delle Botteghe Oscure. Questo "non è un
partito ma un movimento, vettore per portare al centro della campagna elettorale per le europee la
parola pace". E "se per caso questa piccola formazione prendesse il 4 o anche il 3 per cento dei voti
questo rappresenterebbe un terremoto politico nel Paese", ha detto Santoro. "L'idea della lista nasce
dall'appello di Santoro e La Valle dopo due anni di guerra in Ucraina, per colmare un vuoto politico
ma anche mediatico. Non c'è traccia di una soluzione diplomatica e il racconto delle guerre, sia in
Ucraina, sia in Medio Oriente, è unilaterale. Vogliamo portare questi temi in Europa perchè proprio
l'Europa dovrebbe avere un ruolo più centrale", dice Sabene, redattrice di Servizio Pubblico, il web
media di Michele Santoro. Che poi fa sapere: "C'è un dialogo ancora in corso con altre formazioni
politiche". Per La Valle "l'intera umanità è al punto di essere perduta" ma "forse ci sono ancora
delle politiche" da mettere in campo perchè "il peggio non accada", "possiamo tentare un'estrema,
disperata difesa".
In questo momento la campagna elettorale sta entrando nel vivo, con la lista che ha terminato di
raccogliere le ultime firme per la presentazione, e proprio per questo abbiamo deciso di intervistare
Bice Parodi, vicepresidente dell’associazione per i diritti umani Senza Paura, candidata nella
Circoscrizione Nord Ovest. Tra l’altro Bice ha partecipato alla scorsa edizione dell’Eirenefest il
festival del libro per la pace e la nonviolenza, e parteciperà anche all’edizione di quest’anno che si
terrà a Roma, quartiere di San Lorenzo dal 31 maggio al 2 giugno, per parlare di tematiche attinenti
alla nonviolenza.
Partiamo dal nome scelto della lista, perché “Pace Terra Dignità”?
Il nome della lista sono i valori ai quali tutti dovremmo aspirare: la Pace che non significa solo armi
e violenza ma anche rispetto verso gli altri, sviluppo come bene comune; Terra rispetto
dell’ambiente che ci ospita, che ci permette di vivere; Dignità è rispetto delle persone senza
distinzioni, ritornare a pensare al lavoro come valore e non solo come sussistenza. Il rispetto di tutti
i generi e il rispetto della dignità delle donne e delle loro scelte.
Cosa l’ha spinta a decidere di impegnarsi e di candidarsi per queste europee?
Credo che in questo momento tutti ci sentiamo un pò soli di fronte a problemi enormi come la
guerra. Non ci sono più punti di riferimento ai quali rivolgersi per esprimere i nostri dubbi, le nostre
paure e questo ci fa sentire impotenti rispetto ai 40000 morti di Gaza o dei morti nella guerra tra
Russia e Ucraina. Quando Santoro ha proposto una lista di pace ho capito che così si andava
finalmente a parlare del valore della pace senza più l’ambiguità di chi parla di pace ma spende soldi
comuni per inviare armi e fare prolificare le industrie di morte anche perché è chiaro a molti che
siamo sul baratro della terza guerra mondiale.
Io milito già in un partito che è da sempre contro tutte le guerre ma così saremo di più e
diventeremo un ostacolo per i guerrafondai. Almeno parleremo con le persone e cercheremo di
portare le nostre ragioni.
In questo momento sono tanti i partiti e liste che si riempiono la bocca di Pace mentre prima non lo
facevano, qual è la differenza perciò tra la vostra lista e le altre?
Rispetto agli altri partiti politici è che noi non siamo ambigui noi non prepariamo la pace inviando
armi, noi siamo per le vie diplomatiche, per il dialogo, e non vogliamo che i popoli muoiano per i
profitti della finanza e di poche famiglie sempre più ricche. Noi vogliamo il cessate il fuoco subito a
Gaza come nelle varie guerre invisibili per i nostri media. Vogliamo che i bambini non conoscano
solo la paura ma lo studio l’allegria e un futuro diverso. Questi sono gli obiettivi della mia Lista e io
li sento veramente miei quindi sono onorata e orgogliosa di poterli discutere.
Lei è figlia di Piera Sonnino, ormai scomparsa che fu l’unica sopravvissuta della sua famiglia
ebrea la più sterminata di Genova a causa anche dei delatori fascisti, e oggi si batte per i diritti dei
palestinesi. Come pensa si possa risolvere la questione Hamas-Israele per far nascere anche uno
stato palestinese dove i suoi civili possano essere tutelati?
Io ho una storia personale che molto ha inciso nelle mie scelte politiche e sociali. I miei 5 zii e i
miei nonni sono morti ad Auschwitz perché ebrei, e mia mamma unica sopravvissuta mi ha sempre
insegnato che quello che è successo alla mia famiglia non deve più succedere a nessuno, ma
purtroppo non è andata cosi, e proprio per questo non potrò mai accettare la politica colonialista di
Netanyaiu e dei suoi alleati. Io starò sempre dalla parte del popolo palestinese, poiché ritengo che
ora la cosa più importante sia il cessate il fuoco. Il futuro del popolo palestinese sarà quello che loro
sceglieranno che sia. Personalmente non credo nei due stati a meno che non si torni a prima del
1967 e che i coloni abbandonino i territori occupati. La soluzione migliore sarebbe uno stato unico
con pari diritti per tutti.
Lei in quanto donna cosa si sente di dire? E per quanto riguarda la neutralità attiva dell’Italia e un
programma per i Corpi Europei di Pace cosa può dirci della sua Lista?
Io è una vita che lotto con le donne con chi non può avere voce per rivendicare e questa lista a cui il
mio partito ha aderito e penso che possa esprimermi.
Per quanto riguarda la neutralità attiva dell’Italia mi sembra sia lontana, mentre riguardo i corpi di
pace non ne abbiamo ancora parlato.
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