Ucraina: il missile sul piazzale della stazione di kramatorsk

Sistema privato satellitare Usa Capella

Il numero delle vittime è salito a 50, questo è l’unico dato certo che abbiamo dalla crudeltà della guerra, siamo limitati solo alla conta dei morti civili ma non abbiamo informazioni per comprendere cosa accade siamo completamente inondati di informazioni in un grande insieme caotico.

Da un momento all’altro in rete e sui giornali e nelle televisioni dovremo vedere una fotografia, un breve video di qualche agenzia, occhio dal cielo che osserva il territorio del conflitto con uno o più satelliti “spia”

Ogni missile lanciato nel territorio ucraino viene osservato, qualcuno sa da dove è partito il missile che ha colpito la stazione ferroviaria di kramatorsk.

Ci sono quelli degli USA, ci sono i tedeschi, gli Inglesi, insomma sono veramente tanti gli occhi che osservano, strade, piazze, città, porti, ogni singolo kilometro dell’Ucraina è continuamente osservato dai satelliti.

Anche la Nato, su alcuni eventi bellici potrebbe dare delle risposte, nel caso del missile è possibile individuarne la proprietà attraverso la lettura di un numero speciale, un ID assegnato ad ogni arma con queste caratteristiche.

Dopo la guerra del golfo del 1991, Desert Storm, questo è il secondo conflitto armato dove i sistemi satellitari sono coinvolti anzi hanno un ruolo primario.

Nei primi giorni del conflitto, il primo “problema” da risolvere era la rete gps collegata alla multinazionale Google,

infatti il 28 febbraio google ha disattivato gli aggiornamenti sul traffico in tempo reale in Ucraina “dopo aver consultato più fonti sul campo, comprese le autorità locali”. In quel momento Google è diventata un’arma militare, nn è un ipotesi che i dati sul traffico rivelino la posizione di truppe o rifugiati per poi essere utilizzati per possibili attacchi militari. Ma ci sono garanzie che questo non avvenga?

Nel cielo sopra l’Ucraina in questo momento ci sono circa 50 satelliti funzionanti, stima Todd Humphreys, professore all’Università del Texas. Quei satelliti sono diventati una parte fondamentale degli sforzi dell’Ucraina per respingere l’invasione russa. Il governo ha chiesto immagini satellitari per ottenere informazioni, la posizione delle truppe russe ed eventuali spostamenti.

Le autorità statunitensi hanno dato al presidente ucraino Volodymyr Zelensky un telefono satellitare in modo che potessero rimanere in contatto, secondo quanto dichiarato dalla CNN CNN . E l’Ucraina sta anche pilotando droni realizzati da una società turca, Bayraktar, di questi modelli vengono manovrati tramite collegamento satellitare. Ma la dipendenza dai satelliti commerciali in Ucraina sta sollevando preoccupazioni per il potere che danno alle compagnie che li controllano, e più dura più cresce il rischio che le compagnie satellitari vengano trascinate nel conflitto.

Questa non è la “prima guerra satellitare al mondo”. il primo esempio è dato alla Guerra del Golfo, 30 fa. Da allora, lo spazio è diventato una parte normale del conflitto moderno. Analisi e lunghi studi dimostrano tutto questo, afferma Almudena Azcárate Ortega, ricercatrice associata presso l’Istituto delle Nazioni Unite per la ricerca sul disarmo (UNIDIR). “Negli ultimi anni, c’è stata una tendenza ad esternalizzare molto di questo lavoro a causa del fatto che le aziende private hanno conoscenze specializzate e maggiormente in grado di sviluppare e implementare determinati tipi di spazio tecnologico”, afferma Ortega, aggiungendo che molti satelliti, o strumenti spaziali, sono ora chiamati “doppio uso”. “Ciò significa che un satellite può essere utilizzato contemporaneamente per scopi militari, ma anche  civili, nelle questioni di tutti i giorni.

In questo periodo dell’anno, i cieli dell’Ucraina sono coperti di nuvole. Le aziende sono ora molto richieste per un’altro tipo di attività, sempre di tipo satellitare definite, radar, che funziona di notte e può vedere attraverso le nuvole. Le immagini radar sono generate dai satelliti Synthetic Aperture Radar (SAR), che mappano il mondo in un modo simile a come i pipistrelli navigano nell’oscurità, inviando onde radio e misurando il modo in cui i loro segnali vengono riflessi. Per svolgere il loro lavoro, ricercatori open source come Lewis acquistano dati radar da aziende come Capella e Planet, entrambe con sede a San Francisco. Utilizzando un software, come ENVI ENVI, per interpretare i dati radar e trasformarli in immagini. La capacità del suo team di utilizzare questo software è il risultato di anni di formazione, aggiunge. “Tre anni fa non saremmo stati in grado di farlo”.

I ricercatori open source non sono gli unici a richiedere questi dati. Li vogliono anche i militari. “Abbiamo un disperato bisogno dell’opportunità di osservare il movimento delle truppe russe, soprattutto di notte quando le nostre tecnologie sono cieche”, ha affermato il 1 marzo il vice primo ministro ucraino Mykhailo Fedorov. In una lettera pubblicata su Twitter, Fedorov ha invitato otto società satellitari commerciali a inviare dati satellitari SAR per aiutare le forze armate ucraine a vedere i movimenti delle truppe russe attraverso le nuvole. Una delle aziende che ha risposto è stata Capella. Il suo fondatore e CEO, Payam Banazadeh, afferma che la società sta fornendo immagini satellitari dell’Ucraina sia al governo ucraino che a quello statunitense.

“Abbiamo capacità che i governi non hanno”, afferma Banazadeh. Si scrolla di dosso le domande sul rimanere neutrale in un conflitto. “Siamo una società commerciale privata e chiunque può contattarci, se disponiamo di immagini, acquistarle da noi”, afferma. “Ma al di là di questo, siamo un’azienda americana e non giochiamo alla politica. Abbiamo costruito una capacità commerciale a cui chiunque nel mondo può avere accesso”.

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