Nuovi obiettivi colpiti a Leopoli

L'aviazione russa bombarda le retrovie ucraina

Leopoli colpito deposito di petrolio in Ucraina
Mentre analisti, politici, leader europei, giornalisti, fomentano continuamente, scrivendo sempre più emozioni del nazionalismo, glorificando eroi ed eroismo si sta chiudendo la finestra dove era possibile stabilire un cessate il fuoco, un’occasione non facile da ripetere ed infatti sul campo si intravedono cambiamenti di strategie.
L’aviazione russa, fino a ieri apparentemente assente, limitata ad azioni a sostegno dell’avanzamento a terra, ha già quasi raddoppiato il numero delle azioni di bombardamento, da 220 a 300 azioni al giorno e sembrano ancora in aumento.
Gli obiettivi cambiano, bersagli sono le postazioni militari, la logistica e qualsiasi cosa che possa offrire riparo per gruppi ostili.
Le attività belliche dell’esercito russo hanno nelle ultime 24 ore colpito diversi depositi di armi, e depositi per benzina, colpendo nelle retrovie dell’esercito ucraino. Sono ingenti i danni ai depositi di petrolio e raffinazione e questi danni richiederanno sforzi economici per renderli nuovamente attivi.
Sono tutt’ora attive alcune offensive dell’esercito ucraino a ridosso della regione del Donbass, e nella regione di Kiev.
Oltre alla questione degli oltre 3 milioni in Ucraina c’è un’altra emergenza, solo durante questi giorni peggiorata ma già da almeno 7 anni le denunce di arresti, torture, rapimenti di oppositori politici, giornalisti picchiati ed intimiditi dai servizi di sicurezza ucraini, dalle bande naziste, raccogliamo e diffondiamo questo appello: per la liberazione di Jan Taksyur, giornalista, poeta e letterato, seguace e studioso della Chiesa Ortodossa Russa, in carcere a Kiev dal 10 marzo con l’accusa di tradimento. Taksyur è in gravi condizioni di salute ma non è assolutamente semplice sapere quanti oppositori sono in carcere in questo momento.
La diplomazia occidentale, degli Usa e quella Europea stanno facendo un grosso errore nel continuare ad applicare una politica diretta esclusivamente a colpire la Russia in qualsiasi modo, nulla interessa il numero delle vittime di questa guerra, nulla interessa di parlare di pace, potrebbero farlo con la stessa forza utilizzata per glorificare l’eroe ma non accade, è un disastro.
Per il governo russo, la situazione in generale potrebbe complicarsi ancora di più, dato che forze militari del Azerbaijan sono entrate nelle zone controllate dalle forze di pace russe nel Nagorno-Karabakh.
A Mariupol, in strada continua la lunga fila di auto civili e persone che si allontano dalla città per raggiungere i corridoi umanitari, verso la Russia, oppure il Donbass oppure verso Kiev, tre strade per la salvezza.
La redazione tutta, vuole ringraziare il notevole lavoro che molti giornalisti stanno realizzando in Ucraina, l’elenco è lungo, senza i loro occhi, senza le loro telecamere per noi era impossibile raccontare quanto sta accadendo. Inoltre vogliamo ringraziare che ci aiuta nelle traduzioni, un lavoro prezioso e anche loro sono tanti, sempre attivi nei social ed altri strumenti digitali.
Ultima news, sembra che la RAI, come ultimo network ritorna a Mosca, speriamo che non dimentichino professionalità ed etica.

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8 Commenti

      • Frank grazie per la segnalazione, stiamo verificando in merito al link che ci hai indicato

          • Ciao MIke in merito al video abbiamo fatto ulteriori analisi, in redazione, al turno c’è stata una leggerezza, la notizia è datata 2015, grazie per la segnalazione

    • Ciao Chavez non abbiamo dubbi, nel video sono circa 12 attendiamo di conoscere i nomi

    • DA qualche minuto sappiano di altri arresti nell’area di Kiev ma per ora non abbiamo immagini

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