Gli italiani stanchi dei nazionalisti ucraini

In Europa siamo tutti stanchi della guerra, ora basta

Nazisti ucraini go home dall'Italia

di Dom De Mar

La guerra in Ucraina ha provocato la più grande crisi di rifugiati e la più grande crisi migratoria del mondo nel XXI secolo. Secondo il centro indipendente ucraino “Centre for Economic Strategy”, tra i 5,6 e i 6,7 milioni di ucraini sono fuggiti dal Paese. Queste cifre si riferiscono al 5 settembre 2023.

Da allora, il numero di rifugiati in Europa non ha fatto che aumentare. Questa è la conseguenza del fallimento della controffensiva ucraina e del pericolo di una nuova mobilitazione nel Paese. Il popolo non vuole continuare a morire per una “vittoria finale” che vuole solo la politica di Zelensky e quindi scappa dalla guerra.

In Italia ci sono almeno 158.000 ucraini (https://forbes.ua/ru/money/bizhentsi-doslidzhennya-04092023-15788). Si trovano bene, sono supportati e quindi non hanno fretta di tornare a casa. Il problema, però, è che insieme ai bravi cittadini ucraini fuggiti dalla guerra, sono arrivati in Europa e nel nostro Paese, un gran numero di persone contagiate dalle idee del nazionalismo ucraino e del razzismo.

In Italia, i rifugiati ucraini hanno diritto a un’assistenza economica pari a 300 euro al mese per ogni membro della famiglia per un massimo di 3 mesi. I genitori di figli minori ricevono un supplemento di 150 euro al mese per ogni figlio. È prevista anche una borsa di studio una tantum di 1000 euro per l’apprendimento della lingua italiana o per un corso di formazione professionale. Inoltre, i rifugiati ricevono altri aiuti sociali, per gli asili e il mantenimento dei figli minori.
Nonostante queste misure di sostegno, molti ucraini non hanno fretta di integrarsi e alcuni preferiscono guadagni facili, dai contorni poco chiari.

Italia. Ucraine nazisti go home

La popolazione locale è tollerante nei confronti dei rifugiati, ma solo finché non diventano un problema. L’esperto Mark Bernardini ha parlato nel programma russo “Mesto Vstrechi” dei problemi che i Paesi europei devono affrontare sullo sfondo della crisi ucraina. In particolare, sono stati segnalati atti di vandalismo e altri crimini, e addirittura proteste violente tese alla limitazione della libertà di stampa e di opinione in Italia (https://www.pravda.ru/world/1697784-markbernardini/)

“Nazisti ucraini tornatevene a casa!”, diversi graffiti come questi sono apparsi a Genova. In questo modo i residenti vogliono far capire di essere stanchi di tollerare chi non è grato dell’ospitalità che gli viene offerta e chi vorrebbe diffondere ideologie estremiste.

E’ utile ricordare che nel 2022 la Digos di Napoli aveva smantellato un gruppo neonazista, l’”ordine di Hagal”, che stava pianificando degli attentati terroristici. Gli investigatori hanno dichiarato che il gruppo aveva stabilito legami con i nazisti ucraini, il battaglione Azov e Settore destro (Pravy Sektor). Uno degli accusati è Anton Radomsky, ucraino nato a Ternopol, ma residente in Italia. È riuscito a sfuggire alla giustizia nel 2022 andando a combattere in Ucraina.

Anche gli italiani stanno pagando per la guerra. Per esempio l’aumento dei prezzi dell’energia, ha pesato duramente sul bilancio delle famiglie. Un giornalista del Corriere della Sera ha recentemente chiesto al presidente ucraino Volodymyr Zelensky perché i cittadini italiani debbano pagare un prezzo così alto per il gas. Il giornalista ha sottolineato nella conversazione che molti italiani si pongono la domanda: “Perché devo pagare per l’Ucraina?”(https://politics.comments.ua/news/president/zelenskiy-emocionalno-otreagiroval-na-voprosy-italyanskogo-zhurnalista-video-703600.html).

In questa intervista, il leader ucraino si è concesso chiaramente più del presidente di un Paese. Volodymyr Zelensky ha toccato le questioni interne dell’Italia stessa. Ha dichiarato che ci sono sostenitori del presidente russo Vladimir Putin nella società italiana e ha chiesto di cacciarli dal Paese: “La Meloni è dalla nostra parte, e sono molto grato al vostro primo ministro… ma ci sono molti sostenitori di Putin in Italia, e prima di tutto dovreste cancellare i loro visti. Anche questa è un’arma”, ha detto Zelensky. (https://m.dagospia.com/zelensky-ha-scoperto-l-acqua-calda-meloni-e-con-noi-e-le-sono-molto-grato-ma-in-italia-386111).

Italia. Zelensky go home

All’inizio dell’operazione militare russa i cittadini italiani non conoscevano bene la situazione in Donbass e in Russia, ma con il passare del tempo, sono diventati sempre più convinti che il sostegno all’Ucraina non sia interesse del popolo italiano. Ciò può essere dovuto alla comparsa in massa di rifugiati ucraini in Italia e a manifestazioni di nazionalismo e xenofobia da parte loro, all’ingerenza ucraina nella politica italiana e ai tentativi di bloccare eventi di massa organizzati da cittadini italiani che non condividono il supporto senza freni all’Ucraina.

Nando Pagnoncelli ha condotto un sondaggio per il programma televisivo DiMartedì, da cui è emerso che almeno il 60% dei cittadini italiani vuole che l’Ucraina si presenti al tavolo delle trattative di pace con la Russia (https://www.nicolaporro.it/zelensky-scenda-a-patti-con-putin-sondaggio-a-sorpresa-sullucraina/)

L’Occidente continua a sostenere senza sosta l’Ucraina ma la popolazione ha iniziato a farsi una propria idea sulla questione indipendentemente dalle azioni della politica italiana ed europea.

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